NAPOLI – Le 9 amministrazioni comunali delle isole di Ischia, Capri e Procida unite sul fronte del problema dei trasporti marittimi. Nella sede dell’Anci, a Napoli, i primi cittadini isolani hanno posto l’accento sull’imminente dismissione della Caremar: il 31 dicembre scadrà infatti la convenzione che consente alla società pubblica di esercitare ancora il trasporto tra le isole e il territorio. Nonostante la proroga di un anno per preparare una gara che deciderà quale compagnia prenderà il posto della Caremar, i sindaci hanno dichiarato di non aver ancora ricevuto risposte chiare sia dalla Regione che dal Governo e hanno chiesto di vedere ascoltate le loro istanze per sedersi a un tavolo di trattative. In caso contrario, “non sono esclusi gesti di protesta estremi come il blocco dei porti dopo le festività natalizie”. “Non possiamo più accettare le regole prepotenti delle società private né i loro scioperi – ha affermato il sindaco di Capri, Ciro Lembo – speriamo in una prossima gara che rafforzi e non elimini il servizio pubblico e che dia garanzie alle minime fasce di utenza: c’é troppa discrepanza tra le tariffe dei pendolari e quelle dei turisti”. Lembo ha proposto di mettere a gara l’intero servizio nel golfo di Napoli – trasporto merci e gasolio compreso – per attirare nella gara anche le grandi compagnie europee. “Sappiamo che la Regione non ha le risorse per acquistare la Caremar – ha invece sottolineato Giuseppe Ferrandino, primo cittadino do Ischia – ma potrebbe eliminare alcuni fondi inutili come quelli per il metrò del mare per mantenere una compagnia pubblica”. Il sindaco di Forio, Francesco Regine, ha detto di temere che qualcuno “si sia già diviso le spoglie della Caremar”. “C’é discrepanza tra peso politico e peso economico delle isole – ha denunciato Paolino Buono, sindaco di Barano – da sole, Ischia, Capri e Procida producono il 40% del Pil regionale”. “Vogliamo essere isolani ma non isolati”, ha concluso Lembo.
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