La scrittura a penna, ormai, è piuttosto in disuso nella vita di ogni giorno, grazie all’avvento massiccio delle tecnologie comunicative che permettono di inviarsi messaggi scritti grazie a diversi canali. In ogni caso, la bellezza di uno scritto a mano o la sua necessità, ad esempio in ambiente scolastico o professionale specifico, resta innegabile. La scelta della penna migliore per scrivere su carta potrebbe sembrare semplice e banale, invece fa la differenza. Ogni tipo di penna conferisce allo scritto una determinata personalità, oltre che effetto estetico.
La penna stilografica
La più antica e classica penna, ancora oggi un caposaldo, è sicuramente la stilografica. Formata da una struttura elegante e massiccia, che può essere in legno o metallo prezioso oppure rivisitata e modernizzata, nelle versioni in plastica colorata. Caratteristica principale è il pennino, svitabile, e l’utilizzo di cartucce d’inchiostro sostituibili. La particolare punta del pennino della stilografica dona alla grafia un aspetto particolare e inconfondibile, permettendo la perfetta delineazzione di tutte le lettere, donando alla scrittura un’eleganza sottile e precisa. Non è una scelta particolarmente pratica, in quanto le cartucce si esauriscono, col rischio di sprecarne alcune per sostituirle prima di rimanere senza a metà scritto o, appunto, di dover interrompere il lavoro per il ricambio. Se però si vuole redigere un documento o una lettera che trasudi eleganza e formalità è la scelta migliore.
Le penne a sfera
L’alternativa immediata alla penna stilografica è la penna a sfera, della quale resta tutt’oggi regina indiscussa la Bic, penna conosciuta da tutti. La penna a sfera si chiama così perchè funziona grazie ad una pallina inserita nella punta che, ruotando, permette la fuoriuscita dell’inchiostro contenuto in una lunga mina posizionata lungo la struttura della penna. Tra le penne a sfera, oltre alla classica e molto pratica Bic e tutte le altre simili, esistono diverse varianti. Le penne in gel, ad esempio, utilizzano uno speciale inchiostro gelatinoso, la cui qualità principale è la brillantezza del colore. Lo scritto risulta molto più leggibile, netto e dal colore più intenso e accattivante. Effetto che si valorizza maggiormente se si sceglie una tinta vivace. Sul mercato sono disponibili penne gel di qualsiasi colore. La terza opzione è il cosiddetto pennarello o trattopen che dir si voglia, una penna con inchiostro molto denso e carico, come quello di un pennarello, ma dalla punta sottilissima. L’effetto che si ottiene su carta è quello di un tratto molto netto e preciso, intenso. Ottima scelta per i titoli o per sottolineare una singola parola o concetto. Meno indicato per scrivere lunghi testi in quanto l’inchiostro così corposo tende a macchiare.
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