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streghe stregoni maghi ed alchimisti-cartomante Omar Tromp

Sulla stregoneria è stata prodotta un’enorme letteratura che, lungi dal diradare ogni nebbia che circonda l’argomento, ha spesso prodotto fantasmi e assecondato fantasiose visioni dell’immaginario collettivo.
Taluni hanno considerato la stregoneria erede di una religione antichissima che risale al Culto della Grande Madre cui erano dedite alcune popolazioni durante il periodo Neolitico.
Altri hanno creduto di identificarla con un antico culto pagano vicino a Cernunnos, dio della fertilità,il cui culto pre-cristiano era diffuso nell’Europa Occidentale presso le popolazioni più modeste.
La raffigurazione di questa divinità come dotata di corna, ne avrebbe favorito nell’Età media la demonizzazione.
Atri ancora hanno pensato alla stregoneria come ad una pratica codificatasi nel tempo, frutto di una serie differente di pratiche coltivate presso sette eretiche di derivazione gnostica (Catari, Luciferani, Valdesi).
Nel periodo classico le streghe erano considerate affini al mondo delle tenebre e alla morte, nonchè alla notte nel suo significato occulto e alle entità, spesso mostruose, che patrocinavano il regno dei morti.In pieno paganesimo, presso i Greci e i Romani, si credeva che le streghe fossero in grado di nuocere ai raccolti attraverso malefici, di uccidere, di evocare gli elementi, ed erano associate anche ai negromanti.
Sempre in periodo classico alcune fra le divinità alle quali le streghe chiedevano assistenza sono i demoni torturatori delle anime dannate, come Ermes e Proserpina, mentre le entità patrone della stregoneria erano solitamente le dee lunari: Selene, Diana, Ecate.
Ecate, considerata la divinità cosmica patrona delle arti magiche era rappresentata con tre teste e a volte anche con tre corpi: ciò perché rappresentava il cielo (la Luna), il mondo sotterraneo (Proserpina) e la terra (Diana).
Essa vagava nella notte tra i trivi e le tombe e veniva annunciata dai latrati dei cani ed associata al sangue ed al terrore.
Presso le popolazioni latine venive venerata come dea delle arti infernalistiche; per tale motivo sia le streghe che gli stregoni dell’antichità usavano celebrare i propri riti nei pressi di un trivio considerato simbolo dell’unione degli elementi benefici, neutrali e malefici.
Oltre la figura classica della strega, ve n’è un’altra che ha avuto origine dai culti e dalle tradizioni nordiche, specie presso le popolazioni celtiche. Presso questi popoli, infatti, esisteva un culto di tipo matriarcale i cui riti impregnarono, segnandola profondamente, la loro religione.

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cartomante Omar Tromp

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