Perché non raccontare ai propri amici durante la notte di Halloween a Roma alcune storie di paura? Scoprirete chi tra i vostri amici è davvero coraggioso e chi, invece, non ha fegato per ascoltare vicende di questo genere.
La vicina di casa. Un giovane uomo vive in un edificio. Una notte, qualcuno bussa alla sua porta. Si alza e va ad aprire. Una donna si trova sul ciglio della porta e chiede se può passare la notte a casa sua, perché suo marito la picchia. Lei lo rassicura che avrebbe chiamato la sua famiglia per venirla a prendere la mattina seguente alle luci dell’alba. Il giovane le dà una coperta e le chiede di passare la notte sul divano. Al suo risveglio, trova la coperta piegata sul divano e la donna è sparita nel nulla. Così, il ragazzo si prepara e va a lavorare. La notte successiva, bussano di nuovo alla porta. La stessa donna è alla sua porta, ma questa volta ha il viso segnato da lividi. Lei gli chiede una seconda volta ospitalità. Non potendo che acconsentire, gli ripropone di dormire nello stesso posto di prima. La mattina dopo non è più lì. La stessa storia si ripete per tutta la settimana. Preoccupato, il giovane va alla stazione di polizia per spiegare la situazione. L’agente gli mostra una foto e il ragazzo riconosce la donna, il poliziotto afferma che quella donna è stata picchiata a morte dal marito. Il giovane ragazzo non può credere a quello che ha sentito e rimane immobile come una statua di sale.
Una madre. Concetta è una donna che dopo nove gravidanze fallite, riesce a mettere al mondo un figlio, di nome Gennaro, che durante la seconda guerra mondiale riceve la chiamata alle armi, la donna si dispera e cerca in tutti i modi di rinviare la partenza, non vuole perdere l’unico figlio che il cielo gli abbia regalato, ma non ci riesce e Gennaro, alla fine, è costretto a partire. La signora, rimasta vedova subito dopo la nascita del bambino, per guadagnare i soldi, come lavoro fa la medium. Non crede minimamente in quello che fa, anzi ha dei trucchetti ben collaudati per far credere ai propri clienti di parlare con lo spirito dei morti. Ma, una notte fa uno strano sogno, un fantasma gli appare e gli dice che se vuole salvare il figlio Gennaro dovrà commettere qualcosa di davvero terribile, la donna si sveglia nel cuore della notte in soprassalto, beve un bicchiere d’acqua ma non vuole dare molto retta a quello che ha sentito e si rimette a dormire. Il giorno dopo, durante una seduta, con una signora, la quale voleva parlare con la figlia prematuramente deceduta, sente la voce della notte precedente, la signora fa finta di niente e continua a lavorare, ma la voce cresce sempre più insistente finché non gli ordina con voce chiara e perentoria che se vuole salvare Gennaro deve uccidere subito la signora che si trova davanti, Concetta improvvisamente non riesce più a vedere e gli si offusca la vista e cade per terra svenuta. Quando la donna si risveglia, non trova più la sua cliente, nella casa non c’è nessuno. Nelle settimane successive, Concetta non fa più quel sogno, non sente più la voce e non ha più problemi con la vista, pensa solo al figlio lontano e in guerra, sono mesi che non riceve sue notizie ed è molto preoccupata.
Dopo alcuni mesi, arriva una cugina di Concetta, costretta a scappare dal proprio paese perché bombardato, la donna è sola, senza marito e figli, Concetta è l’unica parente che ha. Le due donne si fanno coraggio e iniziano a vivere sotto lo stesso tetto e si fanno compagnia, ma la cugina sente dentro casa uno strano odore che non riesce a capire da che cosa sia dovuto, ogni mattina lava tutta la casa, con amore e dedizione, ma la puzza non sparisce in nessun modo. Una notte, mentre stava dormendo, sente all’improvviso Concetta urlare, spaventata si alza dal letto e corre in camera della cugina, ma quando arriva nella stanza da letto, non può credere a quello che vede: Concetta è in piedi sul letto, tutta sporca di sangue che gli cola dalla bocca, in mano ha la testa di una donna, la donna inizia a piangere e urlare tanto da morire sul colpo, Concetta si risveglia come da una trance, guarda le vesti insanguinate e quello che ha in mano e anche lei muore dalla paura. Il giorno dopo, il portiere del palazzo di Concetta, sale all’appartamento della donna perché è arrivata una lettera dal fronte, sarà sicuramente di Gennaro, il portiere, un signore alto e robusto ma con una sola gamba, suona al campanello ma nessuno gli va ad aprire, si insospettisce subito, non ha visto la signora uscire di casa e con una spallata riesce ad aprire la porta. Non può credere alla scena che si trova davanti, inorridito esce sul pianerottolo e prima di andare a chiamare la polizia, decide di aprire la lettera, la quale annunciava che Gennaro era morto in guerra!
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