Ogni società democraticamente evoluta ha il diritto e il dovere di implementare e garantire un sistema, in termini di sicurezza sul lavoro, sempre più avanzato e sviluppato.
Ciò che concerne la prevenzione degli infortuni, delle malattie professionali, e più in generale il problema della sicurezza, è da sempre ritenuto un problema considerevole.
Il legislatore in tal senso ha introdotto principi di tutela innovativi recependo le direttive comunitarie in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
I riferimenti vogliono evidenziare la pericolosità di alcune aree, pertanto la Direttiva Comunitaria 94/9/CEE identifica le zone pericolose e i tipi costruttivi degli apparecchi adatti ad essere installati in queste zone classificate in base alla frequenza e alla durata della presenza di atmosfere esplosive.
Da qui ha origine la sigla ATEX (ATmosphères ed EXplosibles) che è il nome convenzionale della Direttiva 94/9/CE dell’Unione Europea per la regolamentazione di apparecchiature destinate all’impiego in zone a rischio di esplosione:
– Zona 0 Pericolo costante: area in cui è presente in modo permanente un’atmosfera esplosiva composta da una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia;
– Zona 1 Pericolo potenziale: area in cui la formazione di un’atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia, è probabile che avvenga saltuariamente o di rado;
– Zona 2 Pericolo minore : area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un’atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia o, qualora, si verifichi, sia unicamente di breve durata;
– Zona 20 Pericolo costante: area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un’atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell’aria;
– Zona 21 Pericolo potenziale: area in cui la formazione di un’atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell’aria, è probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività;
– Zona 22 Pericolo minore : area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un’atmosfera esplosiva sotto forma di polvere combustibile o, qualora, si verifichi, sia unicamente di breve durata.
Il pericolo di esplosioni dovute a polveri combustibili riguarda molteplici categorie di aziende, da quelle alimentari a quelle chimiche, dalle metallurgiche alle industrie della lavorazione del legno.
Diventa necessaria la classificazione dei luoghi e la scelta delle installazioni, per far sì che gli impianti elettrici abbiano quelle caratteristiche tipiche adatte a renderli sicuri e funzionali in specifiche atmosfere.
In questo contesto e ottemperando a tutte le normative, italiane e comunitarie, previste, nonché a tutti gli standard di qualità imposti che si distingue la produzione di impianti elettrici antideflagranti di Feam srl, che dal 1961 produce queste apparecchiature soprattutto per il settore petrolchimico e farmaceutico.
La grande professionalità e competenza hanno portato Feam Srl ad essere leader nel mercato europeo, nord africano e nei paesi orientali.
La lunga esperienza accumulata si fonde alla flessibilità: l’azienda è in grado di creare soluzioni specifiche per ogni particolare esigenza produttiva del cliente.
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