Zara (Zadar in lingua croata) è il centro più importante della costa dalmata, una città per secoli capitale del territorio circostante, prima che subentrasse Spalato, e ancora oggi centro nevralgico sotto il profilo economico, commerciale e turistico della zona. Essa è stata il porto più importante della Repubblica di Venezia fino a quando, con il Trattato di Campoformio del 1797, essa fu assoggettata al sempre più imponente Impero Austriaco. La lunga e intensa storia della civiltà del posto trova lungo il circuito cittadino una serie di attrattive e testimonianze che la rendono una delle mete più ambite del turismo balcanico, porto tra i più affollati durante una crociera in barca a vela in Croazia o un tour sul Mediterraneo.
Simbolo della città è la monumentale Cattedrale di Sant’Anastasia, risalente all’incirca al secolo IX e realizzata in stile romanico; la basilica visitabile oggi è però in realtà una struttura riedificata dai veneziani nel secolo XIII, dopo che nel 1202 le truppe del Doge saccheggiarono la città e polverizzarono la struttura. Esempio di arte bizantina, altro grande polo culturale che influenzò la città per tutta la sua storia, è la Chiesa di San Donato, edificata anche essa nel IX secolo e uno dei simboli più pregnanti di arte ottomana dell’intera Dalmazia. L’edificio riveste una significativa funzione culturale, sia perché su di essa sono scolpite le storie e le sventure della città nel corso dei secoli e sia perché essa è oggi un importante auditorium sede di eventi e serate musicali. Nei pressi della chiesa di San Donato si articola l’affascinante Foro romano di Jadera, sito archeologico andato in massima parte distrutto in seguito ai bombardamenti degli anni 1943 – 44 ma ancora oggi interessante luogo dai risvolti storici e artistici significativi. Diverse chiese, tra cui quelle incantevoli di San Simeone e Santa Maria, conferiscono ulteriore magia a un centro storico elegantemente cinto da mura in pietra risalenti al ‘500.
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