A L’Aquila c’è chi – come il titolare di una caffetteria – durante le ultime elezioni in città li collezionava su un album della Panini sostenendo che lo stesso album era più sfogliato dei quotidiani locali. O chi come un candidato in Sicilia che li ha fatti lanciare come coriandoli da alcune auto in corsa. Stiamo parlando dei santini elettorali, uno strumento che non può assolutamente mancare nella campagna elettorale di ciascun candidato. Rappresentano il vostro biglietto da visita e devono esprimere al meglio voi stessi. Comodi e pratici nel formato si possono tenere in tasca o in borsa senza alcun fastidio.
Da alcuni anni, poi, è scoppiata la moda di collezionarli e molti candidati ne hanno anche approfittato. A Termoli, durante le comunali del 2006, chi collezionava i santini di tutti i 27 candidati (senza doppioni!) di una lista civica si aggiudicava una settimana di servizi gratis – con tanto di ombrellone e vasca idromassaggio – in un lido locale di proprietà di uno dei candidati alla carica di sindaco della lista. L’iniziativa, secondo il candidato, aiutava ad evitare lo spreco di santini. Ma i candidati della lista civica erano 28, aspirante sindaco compreso, e per vincere erano sufficienti 27 santini, perché quella del candidato ideatore dell’iniziativa fungeva da jolly.
Al di là delle tante trovate, per fare colpo i santini elettorali devono contenere degli elementi indispensabili, vediamo quali.
Il vostro nome e cognome
Il vostro nome e cognome deve essere ben in evidenza. Chi legge deve notare subito il cognome, meglio se scritto in maiuscolo e con un carattere di dimensione molto più grande rispetto al resto. Se nella stessa città c’è un vostro omonimo, fate attenzione ad indicare con maggior chiarezza il nome per non confondere le idee. Un elemento in più, come per esempio una matita con una linea, può essere d’aiuto per far comprendere meglio dove indicare il cognome sulla scheda elettorale.
Il logo del partito
Sul logo del vostro partito è di norma opportuno applicare una croce per comunicare agli elettori di dover sbarrare il simbolo.
Lo slogan
Lo slogan deve essere in grado di catturare l’attenzione al primo colpo. C’è chi punta sui doppi sensi, chi su motti o proverbi, chi gioca ironicamente con le parole, chi usa citazioni latine famose. Non esagerate con le espressioni forti o troppo provocatorie. È fondamentale trasmettere fiducia e serietà. Se non vi viene in mente nessuno slogan accattivante, fate una ricerca approfondita sul web, molti siti propongono slogan già pronti. Scegliete quello che più si adatta alla vostra personalità e alla vostra idea di programma politico.
La foto
Meglio un volto sorridente di uno troppo serio. Meglio l’eleganza alla trascuratezza. Se volete potete apportare delle modifiche aiutandovi o facendovi aiutare con i tanti programmi di grafica utili a migliorare e ritoccare le immagini.
Chiarezza
Deve essere ben chiaro a chi andrà a votare come va scritto il vostro nome sulla scheda elettorale. E soprattutto, ricordate di indicare la data delle elezioni. Poi non ponete troppi limiti alla stampa dei santini; più ne avete, meglio ne potete distribuire a chi conoscete e a che volete farvi conoscere.
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