Starnuti, prurito, occhi rossi che lacrimano: sono questi i sintomi più comuni delle allergie, un disturbo molto diffuso ed in crescita negli ultimi anni. I fattori scatenanti possono essere diversi, ma certamente uno dei più frequenti, specialmente nelle stagioni primaverili è l’allergia ai pollini delle piante – graminacee, betulle, cipressi, ulivi – seguita da altre forme di allergia dovute alla presenza degli acari della polvere o al pelo degli animali domestici.
Il problema delle allergie, con congestione nasale e difficoltà respiratorie, non deve essere sottovalutato perché, se minimizzato, può associarsi, nel tempo, a disturbi molto più gravi che possono anche influenzare il normale svolgimento delle nostre attività quotidiane. In particolare le allergie primaverili o le allergie stagionali, comunemente dette anche “raffreddori da fieno” prevedono reazioni allergiche che possono essere in molti casi anche violente ed interessare gli occhi e l’apparato respiratorio, sia a livello degli alveoli nasali che della mucosa bronchiale.
In questo caso, però, l’utilizzo di un antistaminico decongestionante come Reactine può aiutare ad alleviare i sintomi dell’allergia da pollini evitando il fastidioso effetto collaterale della sonnolenza, tipico di gran parte degli antistaminici in commercio. La compressa agisce in pochi minuti; l’ efficacia è fino a dodici ore e la durata dell’intero trattamento coincide in genere con quella della fase acuta. Ovviamente, da associare all’assunzione dell’antistaminico, andrebbero comunque osservate anche alcune semplici regole, come il limitare le gite in campagna nei periodi di massima fioritura, evitare le attività all’aperto nelle ore di massima concentrazione dei pollini o limitare l’uso delle lenti a contatto. Tutti accorgimenti mirati ad evitare il contatto con l’allergene che è la causa primaria di tutte le nostre fastidiose allergie.
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