Comunicati stampa

Prevenzione del rischio chimico: le situazioni a rischio

A causa della crescita e della diffusione delle neoplasie e dello sviluppo della ricerca, molti dei pazienti oncologici necessitano di trattamenti farmacologici con i farmaci chemioterapici antiblastici; il loro uso in ambito ospedaliero è ormai routinario ed è per questo che la prevenzione del rischio chimico legato alla manipolazione dei farmaci chemioterapici antiblastici è fondamentale per evitare il contatto diretto con essi.

Questi farmaci specifici, prima di essere somministrati al paziente, devono essere ricostituiti, diluiti e trasferiti nei vari contenitori.
Consideriamo e valutiamo quindi quali sono le situazioni e i rischi potenziali di contaminazione che giustificano una corretta prevenzione del rischio chimico relativo alla manipolazione del farmaco antiblastico.

Il personale può venire a contatto con queste sostanze per:

• inalazione;
• diretto contatto con la pelle, mucose, occhi;
• iniezione accidentale
• ingestione di cibi o bevande contaminate presenti nell’ area di preparazione o nelle aree di infusione

I principali momenti a rischio chimico sono:

• estrazione dell’ago dal flacone con tappo di gomma contenente la soluzione del farmaco;
• espulsione dell’ aria dalla siringa per la misurazione dell’esatto volume di farmaco da prelevare;
• smaltimento dei residui (guanti, aghi, maschere, siringhe, flaconi, residui di farmaco);
• escreti dei pazienti in terapia;
• contatto e/o inalazione durante il trasporto per rottura accidentale del contenitore
• somministrazione.

Tra gli effetti più evidenti di un’eventuale contaminazione con i farmaci chemioterapici antiblastici vi è
l’irritazione da contatto a livello di cute e mucose con relativi fenomeni di reazioni allergiche e infiammatorie, gli effetti tossicologici locali (flebiti e/o vescicazioni in caso di stravaso e contatto diretto) e effetti sistemici in caso di assorbimento che si riscontrano su un periodo a lungo termine evidenziando effetti mutagenici, teratogenici e di immunodepressione.

Per una totale e corretta prevenzione del rischio chimico durante la manipolazione di chemioterapici antiblastici, é quindi opportuno seguire un comportamento adeguato, adottando le raccomandazioni presenti nelle linee guida disponibili, le quali dovrebbero essere applicate in ogni luogo dove sia richiesto l’utilizzo di questi farmaci necessari ai fini terapeutici, ma molto pericolosi durante le fasi di manipolazione.

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