Economia e lavoro

Perché aprire una società offshore

Prima di addentrarci a fondo sul tema in questione, è fondamentale comprendere cosa si intende generalmente per società offshore. Si tratta di un soggetto giuridico sottoposto ad una legislazione speciale, in quanto beneficiario di esenzione fiscale di rango totale, o solamente parziale.

I “paradisi fiscali”

Le società offshore, infatti, sono organizzazioni giuridicamente registrate e sottoposte alle leggi vigenti in uno stato estero; in questo modo, le offshore possono portare a compimento i loro affari in un Paese diverso da quello in cui opera la loro sede legale. Conviene aprire una società offshore innanzitutto per questo trattamento fiscale di favore, del tutto lecito ove perfettamente in regola con la normativa dello Stato estero. La prassi del continuo proliferare di queste società è decisamente incrementata, per la natura giuridico-tributaria in capo a quelle nazioni dette “”paradisi fiscali””: Paesi come Panama, Singapore, Cipro, Uruguay ed in generale molte Nazioni insulari nei Caraibi, Pacifico e nell’Oceano Indiano, consentono la sottoposizione di molti tipi di imprese commerciali ad un regime fiscale tenue, in certi casi addirittura assente. Non solo: perfino certi Stati europei come Regno Unito, Austria e Paesi Bassi, mai ordinariamente intesi come nazioni che consentono l’offshore puro, offrono l’opportunità agli imprenditori stranieri di aprire la sede d’impresa sul loro territorio nazionale, pretendendo su queste un bassissimo rigore fiscale. Inoltre, è sufficiente la sola sussistenza della sede legale nel Paese estero, affinché alla società offshore possa essere consentita la gerenza su qualsivoglia tipo di bene, persino su un immobile locato nello Stato di provenienza dell’imprenditore in capo alla società. Una protezione, dunque, conforme alla legge per le imprese contro la tassazione sui redditi, che favorisce e massimizza il richiamo di capitali dall’estero nella Nazione in cui si opera; a condizione che, naturalmente, ogni aspetto della società offshore aperta nello Stato estero venga dichiarato alle autorità del Paese di provenienza.

Protezione del patrimonio, semplificazione della burocrazia

Proprio l’assenza di mezzi in Italia per sottoporre a protezione un bene immobiliare separandolo dal resto del patrimonio, è il motivo per cui all’imprenditore conviene aprire una società offshore. Anche se si tratta di una via di non immediata attuazione ed esperibile solo tramite l’appoggio a società di consulenza specializzate, innalzando così inevitabilmente i costi di tutta l’operazione, la struttura della offshore consente il trasferimento della proprietà sui beni, senza mai perderne il godimento. Non di meno, i procedimenti amministrativi inerenti le società offshore sono caratterizzati dalla notevole semplicità e celerità rispetto altri tipi di organizzazioni locate su un territorio straniero. Esempio calzante è la procedura di contabilità, più immediata ed accomodante per la offshore in quanto i documenti e le scritture contabili possono essere custoditi in qualunque parte del mondo.

Riservatezza ed ottimizzazione dei costi

Ulteriore asso nella manica della offshore è la massima garanzia di privacy per i suoi destinatari. Tanto ai soci quanto agli azionisti, infatti, è garantito un valido grado di riservatezza. I primi hanno diritto all’anonimato anche in operazioni quali apertura di conti correnti, oppure atti di compravendita nelle quali la società stessa rimane obbligata verso l’IVA offshore. I secondi, gli azionisti, godranno invece della responabilità limitata durante la fuoruscita di azioni. Considerando poi la capacità della offshore di esulare in genere dalla tassazione, massimizzando la produzione ed ottimizzando i costi, si comprende appieno il perché all’imprenditore conviene aprire una società offshore in maniera conforme al dettato legislativo vigente.

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