Magari avete già prenotato un bel b&b a Otranto e ora non fate altro che scorrere su internet le immagini del suo mare. Magari non avete ancora prenotato ma siete più che mai convinti di farlo. Magari qualche amico che è già stato sul posto ve ne ha parlato con toni enfatici e ora non vedete l’ora di fare la stessa esperienza. Ovviamente, il mare di Otranto, i suoi saliscendi, le sue nicchie e i suoi vicoli sono un’attrazione a cui sarebbe difficile resistere e il motivo che ha reso la città una delle mete turistiche più ambite dell’ultimo decennio. Ciò nonostante, occorre ricordare che Otranto è una città che offre tantissimo, anche al di là del paesaggio naturale, delle zone di passeggio e delle vetrine per turisti. È un luogo ricco di storia, di arte, di storie da raccontare, che nel corso dei secoli sono state incise nella pietra e nel marmo, rendendo la località una narrazione lunga millenni. Se è vero che non si possa fare a meno di venire conquistati da una natura unica e incantevole, è vero anche che, già che siete lì, sarebbe un peccato non visitare alcuni luoghi di interesse che vanno al di là del divertimento marino e che si conservano, degni di essere conosciuti, in qualsiasi momento dell’anno.
L’attrazione principale è certamente costituta dal Castello, edificato in epoca Angioina tra il 1485 e il 1498. Appena cinque anni prima, la città era stata devastata dall’invasione turca e il governo aveva deciso di correre ai ripari, vista la continua minaccia ottomana apportata verso uno dei luoghi strategici chiave del Mediterraneo.
Altro reperto straordinario è la Cattedrale di Otranto, edificata tra il 1080 e il 1088. Essa fu realizzata grazie a importanti finanziamenti da parte del re e alla manovalanza gratuita offerte dalla cittadinanza. La splendida cattedrale è testimonianza fondamentale dell’intera identità otrantina, sintesi perfetta di stili cristiano, bizantino e romanico e dunque specchio delle dominazioni che modificarono l’assetto strutturale della città. Anche il mosaico custodito all’interno è realizzato all’insegna dell’integrazione. Le tensioni musulmane, cristiane ed ebraiche, ugualmente presenti nel territorio, trovano nell’opera eseguita dal monaco Pantaleone incontro completo di espressioni e di culti, in nome dell’armonia tra i popoli.
Da ricordare anche la Basilica di San Pietro, considerata il più maestoso reperto dell’arte bizantina in Puglia, la Cappella della Madonna dell’Altomare e il Santuario di Santa Maria dei Martiri, eretto in cima all’altura dove 800 otrantini vennero trucidati dai turchi di Maometto III, per mantenere viva la loro memoria.
Quindi, il consiglio è quello di lasciare il vostro bel b&b a Otranto nelle prime ore del mattino e di non dormire troppo, perché il tempo va massimizzato, c’è davvero tantissimo da vedere!
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