Ostuni non è una città come le altre per mille motivi. Conosciuta come la Città Bianca, la cittadina nasce ai piedi della Valle d’Itria, in quella lingua di terra che, idealmente, pone il confine Nord della Penisola Salentina. Terra di commistioni da sempre, Ostuni accoglie un patrimonio culturale, storico e artistico caleidoscopico e antichissimo, che si perde già nella preistoria e che prosegue, vario e multiforme, per tutta la storia del borgo. Ostuni fu provincia Romana prima di essere assoggettata ai Bizantini; passò di mano in mano a Normanni, Svevi e Angioini; resistette ai tentativi di invasione Turca e venne conquistata dagli Aragonesi, quindi dagli Asburgo, in seguito dai Borboni. Ogni passaggio ha lasciato un solco sul territorio, ha cambiato i connotati del centro storico e arricchito le arti che costituiscono il patrimonio storico-artistico locale.
Terra di mezzo
Ostuni è in un certo modo la terra di mezzo della Puglia; crocevia di dialetti e tradizioni in parte dissimili, abbraccia la tradizione salentina e quella barese; il suo dialetto segue l’etimologia del vernacolo salentino ma si colora di espressioni e di condizionamenti propri del nord della Puglia. La tradizione culinaria si contamina delle specificità del Tacco con quelle proprie degli spazi collinari. La città di Ostuni è il simbolo delle mille sfaccettature della Puglia e delle identità multiple che la regione possiede.
La città bianca
Hotel e b&b Ostuni funzionano per tutto l’anno, assecondando un turismo che, grazie alle molteplici attrattive del posto, è risorsa prioritaria nel sistema socio-economico ostunese. La città si configura come una meta di riferimento anche nel corso delle stagioni fredde, grazie soprattutto a una serie di suggestioni paesaggistiche straordinarie. Il borgo è definito la Città Bianca, poiché gran parte degli edifici del suo centro presentano prospetti dalle colorazioni chiarissime, dovute all’utilizzo massivo e perdurante della calce. Così, Ostuni si apre allo sguardo come una suggestione lattea senza eguali nello scenario italiano, inconfondibile e peculiare come solo lei sa essere, a modo suo.
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