È il 1999 quando due imprenditori napoletani fondano a Napoli Optima Italia, destinata a diventare in un decennio una multiutility operante su scala nazionale, che eroga servizi di telefonia, gas ed energia elettrica.
La crescita esponenziale e il successo ottenuto hanno spinto il brand a interrogarsi sulla propria identità territoriale: quale il valore di Napoli e fino a che punto legare il proprio nome al territorio è la domanda sottesa a Napoli Brand (Ad Est dell’Equatore edizioni), la ricerca condotta da Lucio Iaccarino in sette settimane di focus group, interviste ai manager di settore, analisi delle strategie identitarie di 40 brand nazionali e internazionali. Il territorio viene letto nell’ottica del viaggio nel caso del brand Moleskine, il leggendario taccuino di viaggiatori d’eccellenza come Bruce Chatwin, Ernest Hemingway, Pablo Picasso , che ancora oggi continua ad incarnare i valori del nomadismo contemporaneo come sinonimo di libertà, indipendenza e cultura. Il brand si è fatto portavoce di uno stile di vita e di un intero sistema di valori al cui centro vi è il rifiuto dell’idea di territorio, inteso come luogo specifico d’appartenenza e la sostituzione con un’idea più flessibile di spazio. Più che nella stanzialità è nell’itinerario, nel movimento che si manifestano la filosofia e la vision di Moleskine: un modo originale per essere in ogni territorio senza dichiarare la propria appartenenza a nessuno. Il libro viene presentato alla Feltrinelli Libri e Musica di Napoli, il 26 marzo alle ore 18, con la partecipazione di Lucio Iaccarino, Filippo Ceccarelli e Francesca Ghidini. Per informazioni vedi www.thinkthanks.it.
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