Firenze all’avanguardia!
Nascita di un movimento culturale.
Il glorioso passato di Firenze forse non basta per soddisfare le esigenze di chi l’arte la studia, la vive, la lavora oggi. Questa Firenze è per noi dolorosa. Guardandosi allo specchio riconosce ancora i volti di quegli uomini che l’hanno tanto amata (Luzi, Montale, tutto l’Ermetismo Fiorentino) ed i loro luoghi, che un tempo furono luoghi di vita, oggi trasformati in tristi “musei” ed imbalsamati per i turisti. Sembra di assistere alla scena finale del film “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, quando il protagonista ritorna nei luoghi della sua infanzia e li trova trasformati in museo. Ma la passione, la vita, l’arte non sono un attrazione turistica.
Ecco è proprio a questa logica che il nuovo movimento culturale, che fa capo alla rivista “Il Malpensante”, si vuole opporre. L’intento è quello di ridare alla città che lo ospita lo spazio che merita nel panorama artistico internazionale. Infatti, il movimento ha trovato in Firenze un luogo dove stabilire la sua sede, il centro operativo da cui organizzare e far partire le proprie iniziative. Da circa tre anni il capoluogo toscano è il nucleo centrale e propulsore delle attività del gruppo, che si avvale anche della cooperazione di altri nuclei periferici dislocati su tutto il territorio italiano, riuscendo a creare una fitta rete di artisti che lavorano per gli stessi progetti e collaborano in maniera costante, uniti dalla stessa voglia di creare una dimensione artistica in cui sentirsi a proprio agio.
La rivista “Il Malpensante” è l’organo ufficiale di questo movimento culturale, strumento per diffondere i risultati degli studi artistici, antropologici, sociali e culturali dei membri che lo compongono. Il gruppo con la sua struttura ramificata, quindi attraverso la sua rete di artisti, si propone di produrre e diffondere una cultura ed un’arte “altra” e di realizzare un circuito culturale parallelo a quello ufficiale proposto dai grandi media. “Altra arte” che si diversifichi da quella dei già affollati circuiti artistici per qualità e sincerità.
Per questo i membri del gruppo hanno sviluppato un loro proprio manifesto frutto di discussioni teoriche sulle problematiche artistiche e sociali del nostro tempo. Al centro del dibattito teorico sono stati posti l’uomo e la società in cui egli vive ed agisce. La riflessione artistica è quindi strettamente correlata a quella sociale ed antropologica, per questo il movimento può essere considerato come un osservatorio permanente sulla contemporaneità, come un laboratorio in cui sperimentare un rinnovato senso umano, in questo senso un’officina “d’arte sociale”.
Sebbene supportato dall’Associazione Culturale “Allerta Permanente”, che si fa promotrice delle sue cause e ne sostiene le attività, il movimento è estraneo alle logiche degli affollatissimi circuiti culturali e propone un nuovo modo di aggregarsi e fare arte, per dare vita ad un nuovo modo di essere professionisti dell’arte.
Gli artisti (pittori, attori, fotografi, scrittori, registi … ) hanno redatto un documento che ha lo scopo di riassumere il loro orientamento nei confronti dell’arte e della società. Il manifesto rappresenta l’anima del movimento, la sua forza, il suo senso. Racchiude in sé i motivi che hanno spinto a creare un centro di discussione e riflessione, quale il movimento, rappresenta l’identità di ogni singolo artista che si rispecchia in quella degli altri compagni di lavoro. Ecco i punti principali che riassumono la mentalità del gruppo:
1 – Proponiamo l’artista come figura sociale: l’artista dev’essere partecipe della società analizzandone le dinamiche e offrendo un contributo alla sua evoluzione. 2 – Proponiamo l’arte come scienza, con una sua autorevolezza come strumento di conoscenza. 3 – Consideriamo il dubbio una risorsa. 4 – Proponiamo la riscoperta degli spazi pubblici come luoghi d’espressione e di scambio culturale. 5 – Non consideriamo l’arte un prodotto creato per soddisfare le logiche di mercato. 6 – Crediamo nella profonda differenza tra cultura e intrattenimento, e nella prima confidiamo. 7 – Disconosciamo la cultura come strumento politico e di potere. 8 – Riteniamo vitale il liberarsi dai simboli che formano l’immaginario collettivo. 9 – Riteniamo fondamentale per l’espressione, la comunicazione e la comprensione del mondo circostante, restituire il giusto peso alla parola. 10 – Ci proponiamo come gruppo di studio, centro di ricerca permanente che si avvale di vari supporti divulgativi tra i quali la rivista cartacea e il sito internet, il cui scopo è quello di ridurre la staticità culturale che caratterizza i giorni odierni. |
PER ENTRARE A FARE PARTE DEL GRUPPO, INFO E CONTATTI:
[email protected], WWW.ILMALPENSANTE.IT
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