• nonostante la crisi, tengono i prezzi della case sotto la madonnina ma aumenta il divario tra le aree di maggiore appeal residenziale e quelle più periferiche
• i maggiori incrementi del trimestre riguardano la zona navigli-bocconi (+4%), trend negativo nei quartieri periferici
milano, 6 luglio 2009 – nuova frenata del prezzo degli immobili a milano. dopo un primo trimestre promettente, con i prezzi in crescita del 2%, le quotazioni sono rimaste pressoché invariate tra aprile e giugno (+0,3%)
comprare casa in città ora costa in media 3.613 euro al metro quadro, ma dall’ultima analisi condotta dall’ufficio studi di idealista.it su un campione di oltre 2.500 immobili, balza all’occhio il divario sempre più netto tra le aree di maggiore appeal residenziale e quelle più periferiche
le quotazioni: quartieri che scendono
sono 3 le zone che fanno registrare cali al di sopra del 2%. la caduta più significativa in zona forlanini (-2,9%; 3.241 euro/m2), seguita da certosa (-2,2%; 2.925 euro/m2) e chiesa rossa-gratosoglio (-2%; 2.997 euro/m2)
continua la discesa dei prezzi in altre zone periferiche della città, come lorenteggio-bande nere (-1,6%; 3.349 euro/m2) e famagosta barona (-1,3%; 3.098 euro/m2) che, insieme al quartiere certosa, hanno segnato 2 cali consecutivi da inizio anno
giù anche vigentino-chiaravalle (-1,5%; 3.122 euro/m2) e corvetto-rogoredo (-1%; 2.945 euro/m2). timida flessione per i quartieri comasina-bicocca (-0,2%; 2.796 euro/m2), invariati invece i prezzi degli immobili in vialba-gallaratese, la zona meno cara della città, dove un immobile costa 2.525 euro/m2. esattamente come tre mesi fa
quartieri in rialzo
se i prezzi fanno registrare ancora un trimestre con segno positivo è per la tenuta delle case di maggior pregio. l’andamento positivo dei prezzi ha riguardato quasi esclusivamente i quartieri residenziali del semi-centro. tra questi, navigli-bocconi (+4%; 4.814 euro/m2) registra la performance migliore del trimestre e diventa la zona più cara della città dopo il centro storico con prezzi che difficilmente vanno al di sotto dei 6.000 euro/m2, dove l’offerta è però scarsa
fiera de angeli (+2,8%; 4.798 euro/m2), garibaldi-porta venezia (+1,5%; 4.867 euro/m2) e città studi-lambrate (+1%; 3.472 euro/m2) hanno proseguito la loro ascesa per il secondo trimestre consecutivo. tornano a salire i prezzi di porta vittoria (+1,5%; 4.115 euro/m2), in progresso greco-turro (+0,8%; 3.017 euro/m2), mentre tra i quartieri periferici cresce solo baggio (+0,7%; 2.731 euro/m2)
in provincia, rincari per 3 dei 4 comuni oggetto di questa rilevazione. ad eccezione di corsico, dove le case hanno perso l’1%del loro valore (2.417 euro/m2), comprar casa a sesto san giovanni (+3%; 2.698 euro/m2), monza (+2,3%; 2.671 euro/m2) e cinisello (+1,4%; 2.358) costa di più del trimestre scorso
“dopo una fase di incertezza è come se il mercato avesse trovato un nuovo riassetto – ha dichiarato paolo zanetti, amministratore delegato di idealista.it -. un effetto della crisi è che la gente pondera di più l’acquisto: si compra con maggiore attenzione alla qualità dell’immobile, la zona in cui è situato, la presenza o meno dei servizi. questo ha risvegliato l’interesse per determinati quartieri, mentre ne ha penalizzati altri. per questi è auspicabile una decisa correzione al ribasso delle quotazioni, altrimenti difficilmente l’offerta incontrerà la domanda”
nota metodologica: il rapporto trimestrale riguardante il mercato degli immobili in vendita a milano è basato su un campione di oltre 3.000 abitazioni inserite nel database del portale idealista.it da utenti privati e professionisti del settore. di queste, 2.504 riguardano immobili in milano città, 506 della provincia
la città di milano è suddivisa in 18 zone. una ripartizione che entra nello specifico dei quartieri della città e permette quindi di fornire un quadro dettagliato sull’andamento del mercato immobiliare
per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati ogni quartiere dovrà presentare un numero di annunci non inferiore a 50. sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case con giardino e quegli immobili i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato di una determinata zona della città. tale scarto è stato misurato mediante il calcolo della deviazione standard che consente di ridurre eventuali distorsioni rispetto al valore medio atteso nel calcolo del prezzo al m2
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