Se volete avvicinarvi alla cultura dell’India, alla sua musica e alle sue tradizioni, e al tempo stesso volete godervi uno spettacolo entusiasmante, “Bharati” è quello che fa per voi. “Bharati” è infatti uno spettacolo musicale nato in India, che ha però già fatto il giro del mondo, guadagnando consensi ovunque. Lo spettacolo fa ora tappa a Lione (il 21 e il 22 febbraio), e anche qui, c’è da scommetterci, rimarrà nei cuori degli spettatori.
“Bharati” è un musical che conta sulla partecipazione di attori, ballerini, musicisti, cantanti, acrobati e un narratore, per un totale di circa cento persone, il tutto condito da gigantesche proiezioni video e costumi variopinti, e racconta, in musica, la storia di Siddharth, un ingegnere di origini indiane che vive in America e che si reca a Varanasi per lavoro. Inizialmente Siddharth, che appare completamente occidentalizzato, guarda con sufficienza tutto ciò che riguarda la cultura indiana, ma prova una forte attrazione per Bharati, ragazza indiana rimasta orfana da bambina. Siddharth comincia quindi ad innamorarsi non solo della ragazza, ma anche dell’India e della sua cultura, e il viaggio geografico che ha intrapreso verso la sua terra d’origine finisce per essere un vero e proprio viaggio interiore, verso il vero se stesso e verso le sue origini, che gli fa cambiare la sua visione del mondo.
Non si tratta quindi di una semplice storia d’amore, ma di un vero e proprio viaggio che coinvolge sia il protagonista, che arriva alla scoperta di sé ponendosi e ponendo al pubblico importanti interrogativi quali la necessità di trovare un equilibrio tra tradizione e modernità, sia il pubblico e dei tutirsti che approfittano delle pensioni economiche della città, che in 90 minuti di spettacolo ha modo di avvicinarsi alla cultura indiana rimanendo comodamente seduto in poltrona. Uno degli scopi dello spettacolo è infatti quello di portare l’India, col suo vastissimo bagaglio di musica, tradizioni e valori, nel resto del mondo, cercando di superare le barriere che troppo spesso esistono tra popoli lontani e vicini. Uno dei principi su cui i basa la cultura indiana è infatti quello del “Vasudhaiva Kutumbkam”, secondo cui tutti i popoli sono uniti da un unico filo e fanno parte della stessa famiglia, e “Bhurati” è dunque un piccolo tentativo di avvicinare i popoli fratelli e di facilitarne la conoscenza reciproca. Assistere allo spettacolo è un’opportunità, anche per chi ha scelto la città come meta turistica e alberga in uno dei tanti hotel di qualità di Lione, perché significa entrare nell’universo indiano, scoprendone le varietà linguistiche, filosofiche e storiche, lo stile di vita e le tradizioni, e soprattutto la musica e la danza, tratti peculiari del popolo indiano e “coscienza collettiva” di tutti gli indiani sparsi per il mondo. La musica gioca infatti un ruolo primario nello spettacolo, e la storia raccontata dal narratore (Sutradhar) viene intramezzata da circa 14 canzoni e balletti. Mentre le danze contribuiscono a dare al pubblico l’impressione di vivere in un mondo incantato, in cui gli elementi magici sono la normalità e la normalità, viceversa, diventa magica, le canzoni (delle rivisitazioni di film di Bollywood) sono funzionali al racconto, dato che sottolineano gli sviluppi della trama, gli umori e i pensieri dei protagonisti.
“Bharati” è quindi un compendio di musica, tradizione e ideali indiani, che vi farà conoscere meglio questa cultura, ma che vi farà anche emozionare e divertire.
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Biglietti: prezzi vari
Date: 21 – 22 Febbraio 2009
Dove: La Halle Tony Garnier, Lione, Francia
Articolo a cura di Trenet Srl – Creazione Siti
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