La stampa è una di quelle invenzioni che hanno rivoluzionato il nostro mondo, e seppure ora sia fatta con metodi molto diversi da quelli utilizzati da Lutero, resta una delle pratiche fondamentali nella nostra società.
Nessuno di noi potrebbe immaginare la nostra vita quotidiana se non fosse stata inventata la stampa, eppure per noi è un fenomeno talmente scontato che non ci facciamo nemmeno caso. Dai giornali, ai libri alle copertine di riviste, libri, dizionari, sui vestiti, fino alle diverse etichette, la stampa è un’arte che pervade la nostra intera giornata. Certo, per ognuno di questi momenti sono utilizzate tecniche diverse, come pure le macchine stampa serigrafica usate sono molto diverse fra loro.
Per esempio, la serigrafia o stampa serigrafica è una tecnica di stampa artistica di immagini e grafiche su qualsiasi supporto o superficie mediante l’uso di un tessuto (tessuto di stampa), facendo depositare dell’inchiostro su un supporto attraverso le aree libere del tessuto. Il termine “serigrafia” deriva dal latino “seri” (seta) e dal greco “grafein” (scrivere o disegnare), dato che i primi tessuti che fungevano da stencil erano di seta.
La serigrafia come tecnica artigianale e industriale è stata adottata anche in ambiti artistici e commerciali sin dai primi del Novecento. In ambito commerciale è usata principalmente per stampare immagini su tessuti di seta, T-shirt, foulard, cappelli, CD, DVD, ceramica, vetro, polipropilene, polietilene, carta, metalli e legno.
La tipografia invece è la tecnologia per produrre testi stampati usando matrici composte di caratteri mobili o di lastre inchiostrate. Spesso sono utilizzate macchine stampa usate a caldo. Per estensione, indica anche l’officina in cui tale attività viene esplicata, e l’attività artigianale o industriale connessa.
Una tecnica che si è molto diffusa negli ultimi anni è quella della stampa flessografica. Si tratta di un procedimento di stampa che ha avuto di recente un notevole sviluppo, adatto alla produzione di quotidiani e imballaggi in film flessibile, plastica, carta e cartone. Il flusso di stampa flessografica è identico a quello della stampa offset ma le matrici sono in materiale flessibile e morbido (gomma e resina polimerica) e si possono creare direttamente dal computer o mediante pellicole. Ci sono quindi moltissime aziende che producono e vendono macchine flexo usate e non.
Altro metodo, da poco entrato in voga è la stampa digitale, Si tratta di diversi sistemi nei quali i dati vengono trasferiti direttamente dal computer alla macchina da stampa, alimentate a foglio o a bobina, senza uso di pellicole né di lastre.
Il colorante è toner in polvere o liquido (per le macchine laser), inchiostro (per le macchine a getto d’inchiostro), pigmenti (per le macchine a sublimazione).
Ora certo le macchine e le tecniche utilizzate in questi processi sono molto diversificate, più veloci, più moderne e più sicure, ma non dovremmo comunque mai dimenticare l’importanza fondamentale che ha avuto questa invenzione, che ora possiamo vedere in moltissimi aspetti della nostra vita quotidiana.
A cura di Martina Meneghetti
Prima Posizione Srl – Immagine Aziendale
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