Viaggi e vacanze

Le eccellenze balneari salentine e le Bandiere Blu

Sull’asse che da San Foca si dirama verso Otranto per poi giungere a Castro Marina si sviluppa la catena dell’eccellenza della costa salentina. La FEE ha stilato anche per il 2014 (in riferimento all’anno 2013) la lista delle località meritevoli della tanto ambita Bandiera Blu. In Puglia sono ben dieci le marine premiate e, tra di esse, quattro sono leccesi, ovvero Melendugno, Otranto, Castro e la marina di Salve. Un attestato di merito per quattro realtà che hanno saputo integrare alla perfezione la suggestività dei propri paesaggi con servizi di qualità, infrastrutture di livello, un sistema di gestione ambientale efficiente.

Strutture ricettive come bed and breakfast e case vacanze a Torre dell’Orso, Otranto, Castro e Salve, si attestano in effetti in continuo aumento, segno di una costante crescita del turismo e che va a premiare politiche accorte e lucide. La FEE si occupa prevalentemente di analizzare le condizioni ambientali dei territori, prende in esame la pulizia delle acque prendendo in esame i campionamenti effettuati dall’ARPA, valuta la qualità dei sistemi di smaltimento dei rifiuti, la qualità dei condotti delle acque di scarico, il livello di informazione presso la cittadinanza e altri parametri affini. A onor del vero, occorre sottolineare come i criteri presi in considerazione non prendano come oggetto d’esame la bellezza paesaggistica delle aree balneari quanto piuttosto il livello di performance garantito nella gestione delle tematiche ecologiche. Questo spiega, ad esempio, l’esclusione dalla lista di litorali come quello gallipolino, vero catalizzatore delle estati del Salento ma, stando al giudizio delle FEE, carente o quanto meno incompleto dal punto di vista strutturale.

 

Che le coste salentine siano eccellenti sotto il profilo panoramico è indiscutibile e rappresenta un punto di partenza imprescindibile. Ma perché la costa continui ad essere il volano dell’economia salentina, alimentando il turismo e ciò che ne consegue, occorre auspicare che anche le altre amministrazioni seguano l’esempio dei quattro comuni virtuosi.

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