Sono Otranto, Castro, Salve e Melendugno le località della provincia di Lecce a cui è stata riconosciuta l’ormai nota Bandiera Blu, tributo internazionale assegnato dall’associazione FEE (Foundation for Environmental Education); esclusi invece luoghi acclamati come Gallipoli e Ugento.
La bandiera blu non tiene in conto solo la bellezza paesaggistica delle coste ma valuta criteri come il servizio offerto, la qualità delle acque (le cui analisi sono effettuate dall’ARPA e non direttamente dalla FEE), la gestione dei rifiuti. Se da una parte il verdetto, emanato nel 2014 ma in riferimento all’analisi compiuta nell’anno 2013, risulta una stroncatura per le diverse eccellenze turistiche escluse, allo stesso modo rappresenta un tributo per quei comuni virtuosi che hanno saputo accostare politiche convincenti a paesaggi e panorami assolutamente unici.
I quattro comuni premiati, in effetti, hanno dimostrato negli anni una continuità nelle politiche di gestione ambientale e dei servizi encomiabile, che a sua volta ha avuto un’eco dirompente anche sull’economia e sul terziario locali. Non è un caso se ogni agriturismo a Torre dell’ Orso è sempre pieno nella stagione calda. Così come non è una coincidenza che le recensioni del web esaltino tali località, divenuti simboli di virtuosismo amministrativo e fascinazione panoramica. Alla base del processo di sviluppo che ha portato i quattro comuni salentini ad affermarsi anche a livello internazionale vi è proprio il perseguire progetti ad ampio raggio, incentrati su uno sviluppo che sia performante per i visitatori – risorsa fondamentale per il Salento – ma allo stesso tempo capace di proteggere l’ambiente e il territorio.
Da una parte c’ una marina in salute, un’amministrazione che da anni si orienta verso politiche di cura e attenzione per l’ambiente, dalla gestione delle acque di balneazione allo smaltimento efficiente dei rifiuti. Dall’altra ci sono le logiche e le esigenze internazionali che vanno nella direzione della realizzazione di una grande opera, dell’auto sostentamento energetico. Da una parte, insomma, c’è la piccola marina di Melendugno, una costa di 15 km e un indotto turistico che cresce rigoglioso, dove b&b ogni tipo di agriturismo a Torre dell’ Orso diventano sempre più numerosi e i privati possono trarre linfa vitale.
Ogni agriturismo a Torre dell’ Orso è un luogo ricco di storia e cultura che trasmette un senso di quiete e di benessere.
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