Lampedusa, la più grande dell’arcipelago delle Pelagie, vive da sempre un orgoglioso isolamento è considerato l’ultimo lembo di terra a sud dell’Italia, anche se sarebbe meglio definirla un pezzo d’Africa sia per le sue distanze dalla terra ferma, 120 miglia dalle coste siciliane e 70 miglia da quelle africane, sia come natura geologica, un’immensa roccia calcarea, immersa in un mare incantevole, un’isola davvero anomala, nel ricco panorama turistico d’Europa. Lampedusa è ben conosciuta, fin dai tempi antichissimi, viene citata anche da Ludovico Ariosto nel suo Orlando Furioso, l’isola per la sua posizione strategica, fu’ preda ambita per pirati e conquistatori, quando al suo interno, potevamo ammirare una folta foresta abitata da animali quasi un vero paradiso, avvolto da un mare spettacoloso. Alla fine dell’800, fu’ utilizzata come confino penale, segnando l’inizio della decadenza dell’isola, quando la ricca foresta fu’ letteralmente rasa al suolo, fino a ridurla al paesaggio odierno, apparentemente brullo e ostile, ma forse proprio per questo unico ed affascinante. Forse nell’isola, non si trovano discoteche alla moda, ma per chi ama il mare, resterà incredulo nel trovare un mare caraibico, sbandierato da depliant di luoghi esotici, proprio a due passi da casa. Eppure oggi le due immagini di Lampedusa selvaggia ed ospitale in contrapposizione ad un’isola accogliente ed ospitale, sono molto più vicine di quel che sembrino, il suo interno completamente deserto, ha reso possibile una conservazione di habitat praticamente vergine, che nulla toglie alle comodità di un turismo sempre esigente, riscoprendosi come un angolo di tropico italiano. Tra le attività ricreative dell’isola, non può mancare la subacquea grazie ai svariati diving professionali dell’isola, sarà possibile noleggiare attrezzature e spostarsi con comode barche, molto larghe che insieme ad uno staf di amici ben preparati e conoscitore dei posti si possono vivere immersioni indimenticabili e sicure, anche grazie all’ausilio di una camera iperbarica che a terra, potrà essere utile in caso di incidenti ed anche se auguriamo di non conoscere mai la sua esistenza, renderà il divertimento sottacqua più tranquillo. L’isola, conserva con sé un rispetto della natura molto particolare, da secoli, nella spiaggia più bella e più conosciuta dell’isola, le tartarughe, compiono qui ogni anno il difficile e faticoso compito della riproduzione, parliamo della spiaggia dei Conigli a sud di Lampedusa nell’immensa riserva naturale, nato e chiesta dagli isolani per difendere questa tartaruga conosciuta con il nome scientifico di Caretta Caretta. Facendoci accompagnare da una delle decine di barche turismo del porto o semplicemente noleggiando un motoscafo è possibile visitare l’isola, scoprendo tutte le sue calette e spiagge, liberandoci in tuffi in un mare cristallino ed avvolti da un sole che sembra non finire mai. Tra le tante calette, riscopriamo cala Madonna, dove sarà possibile scoprire una piccola chiesetta ‘Santuario di Portu Salvo’ dedicata alla Patrona dell’isola e circondata da testimonianze antichissime di vita. Il viaggio verso le coste dell’isola di Lampedusa è una riscoperta continua di luoghi meravigliosi, dalla Tabaccara all’isolotto dei Conigli, un’insenatura tropicale dove potete esprimere tutta la voglia di mare. A settembre, tutti gli isolani manifestano, la propria devozione, verso la patrona dell’isola La Madonna di Portu Salvo in una festa, musica balli ed allegria riempono le strade dell’isola, ma arrivati alla sera tutto il paese si stringe attorno alla sua Madonna, accompagnandola verso il suo breve ma intenso viaggio, verso il santuario di Portu Salvo. La festa è una tradizione antica e rituale, eppure le facce della gente che sono attorno alla statua, trasportano con forza ed infinito amore, sono serie lontane dalle grida e dal divertimento che ha accompagnato questo giorno di festa a Lampedusa, perché a quella Madonna si chiede una natura amica che non scateni mai la sua forza sugli isolani, mostrandosi ricca e generosa e proprio collegata a questa festa in mare un’altra Madonnina, giace tra le acque, voluta per grazia ricevuta da un grande subacqueo Roberto Merlo, che proprio durante la festa di Portu Salvo fu colto da malore e salvato in estremi da una terribile embolia.
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