Torino, 7 maggio – “Un segnale di grande coinvolgimento del territorio e di persone che hanno voglia di investire il loro tempo e le loro risorse a favore della collettività e hanno voglia di dare un
contributo affinchè si possa portare alla Provincia, in cui noi crediamo molto, un cambiamento vorrei dire epocale”. Queste le parole di Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, che ha presentato oggi la lista civica nata per appoggiarla in questa tornata elettorale, la lista ‘Claudia Porchietto – È Ora’.
Quarantacinque candidati fra cui 10 donne, comprese una giovanissima studentessa, la 20enne Maria Araceli Meluzzi, figlia dello psichiatra Alessandro Meluzzi e una scrittrice marocchina, Rkia Soussi Tamli, autrice del libro ‘Islam e le donne in politica’. A proposito di queste due
candidate la Porchietto spiega che “la presenza di una donna maghrebina è un segnale forte del coinvolgimento della società multietnica, perchè oggi non si può prescindere dal problema dell’integrazione e della sicurezza, mentre avere una candidata di 20 anni in un collegio ‘delicato’ come quello di Mirafiori è un segnale di speranza per una zona che, come altre di Torino e provincia, ha tante difficoltà”.
Insieme a loro, come ha spiegato la Porchietto, in corsa alle elezioni provinciali di Torino, ci sono “imprenditori, medici, commercianti, amministratori locali, esponenti del mondo dell’associazionismo, della scuola, della sicurezza, dello sport, della protezione civile, tutte persone che condividono l’idea che sta alla base del lavoro che vogliamo fare, del programma che io e la mia lista portiamo avanti”.
Un programma che ha, fra i temi principali “quello della formazione – spiega la candidata presidente – perchè bisogna portare a compimento quel progetto formativo che al momento è in stand by, il tema della ricollocazione di chi esce dal mondo del lavoro, il tema della sicurezza,
senza dimenticare la nacessità di ristabilire un contatto, che oggi non c’è, fra le persone e le istituzioni. Inoltre – conclude – vogliamo finalmente far capire alla gente che cosa fa la Provincia e quali sono le sue competenze”.
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