La Amatriciana (detta a Roma anche Matriciana) è forse uno dei piatti più famosi della cucina romana. La sua origine cela un piccolo mistero. Sebbene oggi la Amatriciana sia legata alla tradizione culinaria di Roma potrebbe vedere le sue origini in Abruzzo. Infatti Amatrice, il paesino in cui è stata “inventata” la pasta all’Amatriciana, oggi fa parte del Lazio ed esattamente del reatino, ma un tempo Amatrice faceva parte del territorio abruzzese.
Una porzione media di circa 100 grammi apporta circa 550 kcal. Grazie al pecorino la pasta all’ Amatriciana è una buona fonte di calcio. Ben presenti anche le vitamine B2, B12 e la Niacina.
Dopo aver tagliato a cubetti il guanciale metterlo a rosolare in una padella con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, fare molta attenzione a non farlo bruciare, deve cuocere lentamente per permettere al grasso di sciogliersi. Quando il guanciale è ben rosolato togliere i cubetti, scolarli bene dall’olio e tenerli al caldo.
Nella padella con l’olio dove si è rosolato il guanciale mettere i pomodori freschi tagliati a pezzetti (precedentemente sbollentati, spellati e privati dei semi) oppure la conserva di pomodoro. Salare, mettere un po’ di peperoncino e lasciare ridurre, poi aggiungere nuovamente i cubetti di guanciale e far continuare a restringere mescolando per evitare che la salsa si attacchi al fondo della padella.
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