Sono ormai lontani i tempi in cui, per organizzare un’uscita serale, ci si chiamava al telefono di casa. Chi è nato nel corso degli Anni ’80 difficilmente lo ha fatto, perché alla fine del XX secolo già impazzava la moda dei telefoni cellulari e degli sms, una moda divenuta poi utilizzo quotidiani e imprescindibile.
Dalla Catena di Sant’Antonio – abitudine che in alcuni casi risultava fastidiosa – si è passati, nei giorni nostri, ai famigerati e temuti gruppi su WhatsApp; l’applicazione mondiale (appena acquistata da Mark Zuckerberg per 19 miliardi di dollari) che viene utilizzata da miliardi di utenti sulla Terra per comunicare con amici e parenti senza spendere un centesimo.
Una piccola rivoluzione digitale che ha cambiato le abitudini di tutti, soprattutto dei giovani. Oggi si invitano gli amici anche alle feste di 18 anni, tramite questo canale.
Essere in contatto senza infastidire
Ma non è tutto roseo. Alzi la mano chi non ha mai utilizzato la funzione “silenzia”, quella che serve per “zittire” le notifiche da parte di un contatto o ancor meglio di un gruppo. Quei luoghi di ciarle senza senso che vengono creati inizialmente per organizzare una serata, darsi appuntamento, decidere chi prende la macchina e chi no, dove andare e a che ora muoversi, a volte si trasformano in contenitore di stupidaggini a ripetizione. Piattaforme in cui ognuno dice la sua, pubblica foto, video, file audio, battibecca, prende in giro tutto il giorno, anche a notte fonda. Beh, se nemmeno una volta avete avuto l’istinto di distruggere il cellulare contro un muro al centesimo “bip” di WhatsApp, siete davvero persone pazienti.
Applicazione a costo zero per dialogare all day
Eppure non ne possiamo fare a meno. WhatsApp risolve davvero molteplici problematiche, a costo zero, in tempo reale. Comunicare un ritardo, un imprevisto, un contrattempo. Avvisare un collega dell’invio di una mail importante, oppure chiedere le ferie al proprio capo. È la via più economica possibile per due fidanzatini di dialogare “all day long” senza trovarsi a fine mese una bolletta da capogiro.
Insomma, come ogni innovazione, WhatsApp è utile, ma a dosi giuste.
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