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il turismo è in crisi …quale futuro per l’animazione turistica?

il turismo è in crisi …quale futuro per l’animazione turistica?

La crisi del turismo, si può senza alcun dubbio definire come è la causa della perdita di posti di lavoro e della difficile crisi, in cui si trova attualmente, l’intero settore dell’ animazione nelle strutture turistiche. Ovviamente intendiamo soffermiamoci sulle motivazioni che hanno determinato questa situazione tutt’altro che rosea. Cominciamo col dire che, da un nostro sondaggio, avvenuto su un campione di 300 società di animazione turistica, associate alla community di www.animandia.it sono venuti fuori tali dati:

A)    si è registrata una considerevole  “diminuzione” del periodo di occupazione stagionale

B)     Si è verificato un calo nel numero di personale animazione, assunto dalle società.

La diminuzione del periodo di lavoro, è la logica conseguenza di una minor presenza di turisti, non dimentichiamo che oltre alla crisi economica globale, ha inciso anche una certa campagna pubblicitaria non certo favorevole al nostro Paese, ricordiamo ad esempio la situazione “Rifiuti” della Campania che per mesi ha fatto il “giro del mondo”, l’aumento della microcriminalità che certamente “spaventa” i vacanzieri, l’aumento delle coste non balenabili nella nostra penisola, e così via. C’è da dire infatti, che  in termini  generali, le prenotazioni presso le strutture turistiche si sono concentrate per lo più nel solo mese di agosto. La mancanza di una presenza cospicua di turisti nei mesi definiti di “Bassa Stagione” ha determinato, generalmente parlando, una riduzione del periodo estivo, fenomeno questo, avvertito soprattutto nel Sud Italia. In pratica molte strutture turistiche, non avendo prenotazioni sufficienti a coprire le spese di gestione, hanno anticipato la chiusura di fine stagione; ovviamente tutto questo ha causato un minor periodo di lavoro per gli staff di Animazione, presenti nelle strutture turistiche. Secondo il sondaggio, rispetto alle precedenti stagioni lavorative questa è risultata senza alcun dubbio tra le peggiori, con una notevole diminuzione di presenze di animatori nel mese di giugno, luglio e di metà settembre. Una riduzione, registrata anche in quelle strutture turistiche che in  passato, avevano richiesto anche per questi mesi  la presenza degli animatori. C’è poi da aggiungere che a completare un quadro già nero della situazione, un ulteriore calo di lavoratori nel comparto animazione, si è avuto perché si è ridotto anche il numero di animatori che formano gli staff . In altri termini, con  la crisi economica sono diminuite le presenze turistiche e di rimando, le strutture ricettive per contenere le perdite, hanno dovuto ridurre il periodo di permanenza delle equipes nelle loro strutture e contemporaneamente, hanno “sfoltito la rosa” dei componenti degli staff di animazione. Le stesse società di Animazione, si sono dovute adattare a questa triste realtà, accettando di lavorare per una stagione ormai ridotta al minimo, guadagnando meno e per di più, diminuendo le assunzioni stagionali. Questo stato di cose, va a penalizzare ulteriormente  un tessuto lavorativo già  lacerato da anni, dal proliferare di società “fantasma” . Un fenomeno questo, che sta strozzando il settore animazione, ovvero la concorrenza sleale da parte di pseudo agenzie di pochi scrupoli,  che propongono il servizio a prezzi molto al di sotto della norma ( spesso evitando di versare stipendi e contributi) allettando le strutture turistiche con costi inverosimili e sovente, sottraendo clienti alle aziende serie e professionali che dovendo pagare imposte, stipendi e tasse non diventano più competitive rischiando il fallimento. Oggi molte società di animazione hanno dovuto dichiarare il fallimento, altre sopravvivono a stento. Ma come si può combattere tutto ciò, come ci si può attrezzare per superare la crisi che investe il comparto animazione? Queste sono domande che meritano risoluzioni definitive, occorre l’impegno dello Stato e degli Enti preposti, affinché vigilino e tutelino i lavoratori onesti e favoriscano contemporaneamente occupazione, diminuendo il fardello delle tasse che incide non poco su un bilancio aziendale. E nel frattempo come si stanno comportando le agenzie di Animazione turistica per combattere questo stato di crisi ? In questo caso c’è da dire che molte si sono accordate tra loro, il concetto è quello di unire le forze comuni, per meglio sopportare le perdite economiche ed i costi di gestione. Altre società invece, si sono legate ad associazioni presenti nel settore, citiamo tra queste la FIAST, (www.fiast.it) Federazione italiana animazione e servizi turistici, aderente ad Assoturismo-Confesercenti, è una associazione, senza scopo di lucro, che rappresenta e tutela gli interessi delle imprese che offrono servizio di animazione turistica e altre tipologie di servizi turistici. Altri intraprendenti imprenditori invece, attraverso Facebook l’ormai noto social network, hanno dato vita a gruppi di discussione con l’intento di riunirsi e confrontarsi, sulle numerose problematiche legate al comparto animazione. Citiamo tra questi il gruppo denominato”L’angolo delle imprese animazione” ideato da Sergio Alba presidente della Eskapes Animazione, società del gruppo Animandia.  L’intento è quello di invitare tutte le società al “Fair Play” ovvero ricordare a tutte le aziende, l’importanza di una sana e corretta competizione, nel rispetto delle regole di un libero mercato, dove però ci si possa confrontare lealmente, ad armi pari, operando sempre nella correttezza e nella legalità. Ma anche noi di Animandia  abbiamo fatto la nostra parte per sostenere il comparto animazione e turismo, dando vita al Gruppo Animandia. Un gruppo formato da aziende nostre partner, società affidabili e serie, con l’obbiettivo di  favorirle nel loro lavoro e allo stesso tempo combattere il fenomeno della “pirateria” e del “lavoro sommerso”  contrastandolo mediante aziende di “Qualità”. Ma non finisce qui, altre aziende di animazione hanno intrapreso la strada di richiedere un sostegno imprenditoriale, tramite le numerose opportunità offerte dal F.S.E o attraverso l’organismo denominato “Sviluppo Italia” ( facilmente reperibile su internet) ed  il cui scopo è sostenere   i programmi di investimento presentati dalle imprese, in particolare quelle in fase di start-up.  Valutando i progetti imprenditoriali proposti, erogando le agevolazioni e verificando i risultati raggiunti. Infine c’è un’ampia fascia di società che richiede dei finanziamenti a Istituti di credito o Società Finanziarie accreditate .Tra queste ultime spicca la Martos Finanziaria s.p.a. ( www.martosfinspa.it )che ci ha incuriosito, perché offre finanziamenti “dedicati” proprio alle società di: animazione, turismo e spettacolo.

 

Articolo a cura dello staff di www.animandia.it

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