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Il problema del calcare nell’acqua e come risolverlo

CONOSCI IL PROBLEMA

Il calcare è un problema tignoso per molte famiglie italiane, soprattutto in alcune zone l’acqua dura finisce per danneggiare elettrodomestici e creare problemi di pelle secca e allergie.

Il calcare dunque può essere un grosso guaio, spese per il sovente guasto di elettrodomestici come lavatrici ferri e lavastoviglie, problemi di allergie e pelle secca, capi lavati molto ruvidi, ma il problema da dove proviene? E perché è così difficile da risolvere? Come può essere così invasivo?

CHE ACQUA HAI?

L’acqua per arrivare ai nostri rubinetti compie un lungo viaggio, parte dalle falde nel sottosuolo attraversa vari strati di diversa composizione e tra questi ci sono anche strati calcarei che rilasciano calcio e magnesio; la durezza dell’acqua è proprio indice della concentrazione di queste due sostanze nella stessa. Ovviamente la quantità di calcare presente nel terreno varia da zona a zona, per fare una prima verifica è necessario andare su siti specializzati come Assocasa e scegliere il proprio comune.

Questo dato è molto importante perché in caso di acqua molto dura, i detersivi perdono efficacia pulente, e si traduce in uso maggiore di detersivo, certo, scelta obbligatoria ma sicuramente non salutare per il portafoglio e l’ambiente.

La durezza per convenzione si misura in gradi francesi, 1F corrisponde a 10mg/l di carbonato di calcio. Da 0 a 15 F le acque sono dolci, da 16 a 22F di media durezza, da 23 a 35 molto dure e oltre i 35 sono considerate durissime.

COSA FARE

Dopo questa verifica se si scopre di abitare di una zona con un’acqua dura è bene fare qualcosa, ma cosa esattamente? Ci sono essenzialmente due possibilità, i decalcificatori Teco Group srl a campo magnetico e quelli a polifosfati, durante la scelta mi raccomando di diffidare di tutti quei prodotti che si pongono come depuratori! I depuratori sono tutt’altro, e oltre ciò è vietato dalla legge chiamarli così, non esistono apparecchi in grado di depurare completamente l’acqua di casa ma solo alcuni che svolgono attività specifiche.

DECALCIFICATORI A CAMPO MAGNETICO

I decalcificatori a campo magnetico sfruttano la polarità del carbonato di calcio, ecco perché con l’acqua fredda il calcare si nota di meno, perché porta a unire le molecole di carbonato di calcio. Quando l’acqua entra nel decalcificatore, deve passare attraverso due magneti che caricando di energia le molecole non hanno più la forza di unirsi tra loro, il vantaggio di questa soluzione è che lascia inalterata l’acqua, ma sicuramente hanno un’efficacia inferiore rispetto a quelli a polifosfati.

DECALCIFICATORI A POLIFOSFATI

I decalcificatori a polifosfati intervengono anch’essi sulla polarità delle molecole di carbonato ma isolando i poli, questi decalcificatori mescolano all’acqua piccole quantità di molecole simili a quelle anfipatiche, ciò con regioni polari e apolari e quindi con una parte solubile e l’altra insolubile in acqua. Facendo così il lato polarizzato si attacca alle molecole di calcare e il lato opposto, non polare, evitando che le molecole stesse possano unirsi tra loro. Il vantaggio dei decalcificatori a polifosfati è la maggiore efficienza rispetto a quelli magnetici, lo svantaggio è che l’acqua trattata non è più potabile e quindi non adatta per scopi alimentari. L’installazione di questi sistemi può abbattere il problema del calcare fino al novanta per cento preservando gli elettrodomestici di casa da guasti e malfunzionamenti.

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