Che in questa società industriale le macchine siano fondamentali lo si era capito da secoli. Ma fallito il tentativo dei luddisti di distruggerle, ormai nessuno si sogna più di poter fare a meno delle macchine e così ne vengono create di sempre più nuove e moderne.
La più pressante emergenza di questi anni è quella ambientale, il pianeta si sta irrimediabilmente surriscaldando, i ghiacciai si stanno sciogliendo, l’effetto serra ci regale estati sempre più torride, sempre più uragani, tifoni e tsunami e per di più sempre più violenti. Ragion per cui la sfida di questi anni, la più attuale, la più pressante è creare macchine industriali con emissioni sempre minori. Ma questo potrebbe non bastare, è necessario ripensare completamente l’industrializzazione, non per fermarla o rallentarla, ma per modificarla radicalmente. La terza rivoluzione industriale sarà infatti quella che permetterà uno sviluppo economico che si concilia perfettamente con la riduzione delle emissioni.
Uno dei pilastri per esempio è lo sfruttamento di tecnologie basate sull’idrogeno che serve a immagazzinare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Secondo questo modello, le macchine industriali, di qualsiasi tipo, dalle macchine serigrafiche alle macchine alimentari, in futuro semplicemente non dovranno più inquinare, non solamente inquinare meno.
Il mercato delle macchine utensili è in forte crisi quest’anno. La produzione è cresciuta di pochissimo dal 2007, tanto che per fine 2009 è stimata in calo del 33%. La crisi poi ha toccato tutti i settori produttivi, e lo scenario per la ripresa futura è ancora incerto. Per uscire da questo momento negativo è necessario ripensare il sistema produttivo. Alcune aziende stanno già registrando una certa ripresa, come quello delle macchine per imballaggio.
Per rinnovarsi e stare sul mercato, però, le aziende di imballaggio stanno studiando nuove soluzione. Il problema dei rifiuti è infatti oggi una delle emergenze ambientali maggiormente sentite nel nostro Paese, non solo nel Sud, e allo stesso modo l’impatto delle materie plastiche soprattutto per quanto riguarda gli imballaggi usa e getta di alimenti e bevande rappresenta una delle voci di inquinamento più rilevanti. Che fare dunque di fronte a quello che sembra un problema ormai cronico? Semplice, si è scelto di affrontarlo con un approccio nuovo che non lasci l’onere di trovare soluzioni alle sole istituzioni, ma coinvolga in primo luogo gli operatori economici di ogni settore.
Per questo quando aziende e associazioni di categoria hanno lanciato per la prima volta due anni fa l’idea di un progetto di ritorno ad imballaggi “ecosostenibili”, come un maggiore utilizzo del vetro invece della plastica. Ma non solo in questo comparto industriale, in tutti i settori le aziende puntano alla progettazione e creazione di moderne macchine industriali, sempre però con un occhio all’ambiente. Un altro settore molto interessante che si sta attrezzando in questo senso è quello delle macchine da stampa. Molte sono le nuove apparecchiature, pensate sia con una maggiore affidabilità qualitativa e produttiva, sai con la caratteristica intrinseca di fornire cicli di produzione in cui la rumorosità è a livelli minimali, le emissioni sono prossime allo zero e non vengono più impiegati prodotti chimici così come intesi negli usuali processi di stampa grafica. Inoltre, sia le parti consumabili dell’apparecchiatura, nonché l’apparecchiatura stessa, sono state progettate e previste all’interno di precisi programmi di riciclabilità dei materiali all’atto della loro dismissione a fine vita.
A cura di Martina Meneghetti
Prima Posizione Srl – Promozione Pmi
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