Fonti rinnovabili

Il fotovoltaico diventa un arredo di casa

Investire nelle energie rinnovabili è una strategia che ripaga nel medio e lungo periodo, sia gli investimenti iniziali sia le politiche di sviluppo ambientale. La costruzione di impianti fotovoltaici è però limitata da un altro aspetto, oltre a quello economico, lo spazio per gli impianti. I pannelli utilizzati per il fabbisogno di una famiglia, sono poggiati sul tetto delle case, ma non sempre si dispone di una superficie sufficiente per poter eseguire un’installazione.

Un grande merito della ricerca svolta negli ultimi anni è quello di essere riuscita a trovare sempre nuove soluzioni per rendere i pannelli più potenti ed efficienti, ora si sta puntando anche a renderli esteticamente più gradevoli e meno ingombranti.

Tra gli studi che sono balzati agli onori della cronaca, c’è quello condotto presso l’Università di Melbourne dal team di Brandon McDonald, tra l’altro vincitore di un prestigioso riconoscimento australiano sulla scienza.

Puntando tutte sulle nanotecnologie questo gruppo ha messo a punto nuovi materiali per la costruzione di pannelli ad assorbimento solare. Riuscire a rendere le celle fotovoltaiche un semplice arredo di casa sarà reso possibile, secondo questa ricerca, grazie ad un particolare tipo di inchiostro che una volta asciutto avrà l’aspetto di una pellicola compatta. Questo materiale oltre ad essere flessibile è anche molto leggero e riduce al  minimo l’ingombro di spazi. Le nanotecnologie al suo interno permettono di assorbire i raggi del sole, mentre la sua duttilità lo rende praticamente adattabile a tutto. Non è difficile immaginare le future applicazioni, magari vicino a porte e finestre esposte al sole, perché no anche rendono queste celle colorate e quindi anche più gradevoli da vedere.

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