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I templi dell’India del Sud

Un viaggio in India, l’India del sud, da l’idea di essere catapultati nel passato. Anche questa è una sfaccettatura di questo straordinario e vasto, quanto diversificato, paese.

Il Sud è la parte del territorio indiano che meno ha subito le devastanti incursioni straniere. Per questo motivo si trovano ancora le ricche testimonianze di un passato glorioso che ha visto, tra le altre, lo splendore della cultura induista. Gli stati dell’Andhra Pradesh, del Tamil Nadu, del Kerala, del Karnataka conservano magnifici edifici che raccontano queste culture. Città sacre con imponenti palazzi, templi policromi straordinari, sono avvolti dalla rigogliosa natura tropicale circostante.

Queste regioni, oltre che per la naturale bellezza dei luoghi, sono particolarmente apprezzate anche per i caratteristici templi a base piramidale. Possenti edifici decorati con innumerevoli sculture che illustrano il pantheon della religione induista. Ma la cosa più straordinaria è che questi templi hanno conservato praticamente intatti i loro colori e che è possibile assistere al pellegrinaggio dei devoti che si recano a rendere omaggio alle divinità durante suggestivi riti cerimoniali.

I tesori dello stato di Andhra Pradesh si trovano in tutta la regione, ma è nella capitale Hyderbat che le atmosfere si fanno quasi fiabesche. Sontuosi palazzi, dimore residenziali e antichi templi fanno di questa meta un vero paradiso per chi ama l’architettura indiana. Una buona parte della città vecchia si può visitare a piedi, camminando tra questi palazzi da mille e una notte e tra i coloratissimi bazar. Qui si trova il Forte di Colconda, una città ora in rovina un tempo capitale di un potente sultanato.

In questo stato sorge anche il prospero Tempio di Venkateshwara, il signore della montagna, dedicato a Vishnu. L’edificio è sorprendente ed esprime un lusso che sembra stridere col resto del contesto. Ancora oggi è una delle mete di pellegrinaggio più frequentate e, secondo le stime, questo è il tempio più ricco di tutto il Paese. Ciascun pellegrino in visita deve lasciare un obolo, chi non possiede nulla si fa rasare la testa e dona la sua chioma.

Se ci si sposta nello stato di Tamil Nadu, dove è molto praticata la danza tradizionale indiana e dove la scultura templare raggiunge livelli estetici di grande valore, si può visitare un altro tempio di grande fascino, quello di Chidambaram dedicato alla principessa Givinda Raja. Si tratta di un vero capolavoro. Le 4 torri, di cui il Gorupam occidentale adornato su ambo i lati con figure che illustrano scene della danza classica e mitologhe, sono superbe. I dettagli sono sorprendenti, colori e forme di rara bellezza.

Nel distretto di Kanchipuram si trova Mahabalipuram, ricca testimonianza della civiltà di Pallava. Famosa per i suoi 5 magnifici templi Ratha, a forma di carro, ciascuno dedicato ai 5 figi di Pandu, Bhima, Sahadeva, Nakula, Arijuna e Yudhishithira. La loro bellezza e importanza culturale è tale da averli fatti ascrivere tra il patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Per vedere i templi di Belur e Halebid, anch’essi riccamente scolpiti, bisogna recarsi nello stato di Karnataka. Sono conosciuti anche come templi stellari, per la loro forma, ma anche perché pare siano stati costruiti con sofisticati calcoli astrologici. Caratteristici gli elefanti scolpiti sulla base che simboleggiano la potenza e la saggezza.

Nell’ormai turistico stato del Kerala, si può ammirare la straordinaria bellezza del tempio di Padmanabha Swami, dedicato a Vishnu e decorato secondo i canoni dello stile dravidiano-keralese. Da scoprire, disseminati tra la vegetazione, i bellissimi templi lignei, pervenuti in buono stato con i pannelli raffiguranti episodi di vita di Krishna perfettamente intatti.

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