I metalli preziosi più conosciuti sono oro, argento, platino e palladio. Tuttavia esistono anche altri metalli meno noti che appartengono a questa categoria come il rodio, il rutenio, l’iridio e l’osmio.
In generale un metallo si definisce prezioso se rispetta due caratteristiche, è raro ed ha un elevato valore economico.
Questi metalli hanno numerose applicazioni, non solo in gioielleria, e rappresentano anche una forma di investimento.
Caratteristiche e applicazioni dei metalli preziosi
Il metallo prezioso per eccellenza è l’oro. Questo metallo è, dopo il rame, il più antico e la sua estrazione iniziò 6000 anni fa. L’oro è caratterizzato da una grande duttilità e malleabilità e da un’ottima conducibilità elettrica.
Viste queste sue caratteristiche questo metallo viene utilizzato soprattutto in gioielleria (in lega con altri metalli), per la produzione di componenti elettronici e anche per scopi curativi (oro colloidale).
L’oro viene estratto tramite il processo di cianurazione e i principali paesi produttori sono Cina, Australia e Stati Uniti.
Il termine argento deriva dal latino argos e significa splendente. Il nome deriva dal colore chiaro e lucente con cui si presenta il metallo.
Come l’oro, anche l’argento è un metallo duttile e malleabile ma è caratterizzato da una miglio conducibilità termica ed elettrica. Queste caratteristiche fanno sì che l’argento sia uno dei metalli preziosi con il maggior numero di applicazioni (componenti elettronici, fotografia, gioielleria ecc.).
L’argento ha un valore notevolmente inferiore rispetto ad altri metalli preziosi quali l’oro e il platino e il motivo risiede nel maggior disponibilità di questo metallo (quasi 7 volte maggiore rispetto all’oro).
Metallo prezioso molto più recente rispetto a oro e argento, il platino era noto già alle popolazioni precolombiane tuttavia la sua scoperta viene fatta risalire all’inizio del XVIII° secolo.
Il platino è un metallo molto raro e i principali paesi produttori sono il Sudafrica e la Russia.
Questo metallo si contraddistingue per le sue notevoli capacità catalitiche, tant’è che una delle sue applicazioni principali è proprio la produzione di catalizzatori per automobili.
Alla famiglia del platino appartengono il palladio, il rodio, il rutenio, l’osmio e l’iridio.
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