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Flavio Cattaneo consolida il rapporto tra Terna e Francia: la nuova linea aumenta la capacità del 60%

Terna, guidata da Flavio Cattaneo, ha ottenuto dal ministero il via libera definitivo alla razionalizzazione di 64 km di elettrodotto tra le province di Lodi e Pavia (Chignolo Po-Maleo), uno dei colli di bottiglia della rete nazionale. Il progetto per il potenziamento delle linee elettriche tra Italia e Francia viene presentato sulle pagine di La Repubblica.

“Cresce l’alleanza tra Italia e Francia nell’elettricità. Terna ha chiesto l’autorizzazione per una nuova linea d’interconnessione da 190 km che aumenterà di 1600 Mw, cioè del 60%, le capacità delle linee tra i due confini.” Lo scrive La Repubblica spiegando che “il progetto è stato presentato al ministero dello Sviluppo Economico e il via libera dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno prossimo, tempi stretti grazie alla particolarità dell’opera che vedrà i cavi completamente sottoterra per l’intero tragitto tra le due stazioni elettriche ai due lati del confine: Piossasco, nella provincia di Torino, e Grand’Ile, in Francia, quindi passerà “sotto” le Alpi, sfruttando il traforo del Frejus”.

L’altra novità che la renderà un progetto senza precedenti – scrive Luca Iezzi – è la scelta di seguire il più possibile il tracciato già disegnato dalle strade della zona: i 95 km del tratto italiano affiancheranno in gran parte i 66 km dell’autostrada A 32 Torino-Bardonecchia e per circa 6,3 km la galleria di sicurezza del tunnel del Frejus ancora in costruzione, infine una strada provinciale.

Terna e Sitaf, la concessionaria autostradale piemontese titolare di tutti i tratti stradali coinvolti – prosegue l’articolo di Repubblica – hanno così evitato le difficoltà connesse all’impatto paesaggistico e naturalistico dei grandi elettrodotti, ma al tempo stesso si sobbarcheranno i costi e i tempi di questa scelta: per il solo tratto italiano gli ingegneri stimano 5 anni di lavoro e 540 milioni di capitali necessari (divisi al 50% tra i due soci del progetto). I lavori della parte francese, che sarà realizzata con fondi pubblici, dovrebbero valere altrettanto portando l’intero valore dell’opera a circa un miliardo di euro. Inoltre, miglioramenti sulle linee già esistenti, secondo le stime di Terna, porteranno altri 600 Mw di potenza che si aggiungeranno ai 1000 installati ex novo.

L’Italia importa dall’estero ogni anno circa il 10% del suo fabbisogno elettrico, più di un terzo arriva dalla Francia, dal 2016, anno di conclusione dell’opera, la potenza delle linee con i transalpini diventeranno la principale “autostrada dell’elettricità” con l’Unione Europea, pareggiando quelle con la Svizzera: 4250 Mw di potenza per entrambe le linee. Terna – spiega Iezzi – ha in cantiere progetti analoghi da 1000 Mw sia con la Slovenia che con il Montenegro.

Sul fronte interno la società guidata da Flavio Cattaneo ha ottenuto dal ministero il via libera definitivo alla razionalizzazione di 64 km di elettrodotto tra le province di Lodi e Pavia (Chignolo Po-Maleo), uno dei colli di bottiglia della rete nazionale, un investimento da 170 milioni che porterà risparmi per 25 milioni l’anno all’intero sistema elettrico oltre a ridurre l’impatto ambientale, grazie alla sostituzione dei tralicci attuali.

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