Gestire bene la casa, le spese e l’amministrazione dei beni domestici rappresenta oggi un passo avanti per sfruttare al meglio le proprie risorse e per evitare – o quanto meno ridurre il più possibile – inutili sprechi.
Tutto ciò si traduce oggi con una sola locuzione: economia domestica.
Per capire di cosa stiamo parlando, occorre fare qualche passo indietro: il concetto di economia domestica non è infatti un’idea recente, anche se solo recentemente, complice la crisi economica e l’aumentare della “povertà”, l’economia domestica sta relativamente prendendo piede tra le nostre case.
Un tempo le vecchie massaie e casalinghe erano abituate a fare economia semplicemente perché le risorse di cui le famiglie povere disponevano erano davvero molto poche: disponendo di poco denaro, anticamente bisognava fare molto risparmio per rientrare nelle spese, e ciò consisteva appunto nel fare economia domestica, ovvero nel mettere in atto l’insieme di pratiche atte ad utilizzare al meglio le proprie risorse per l’amministrazione dei beni e della nutrizione.
Un punto molto importante, infatti, è proprio quello della nutrizione: ad oggi, complice il benessere che rispetto a molti anni fa è sicuramente maggiore, siamo abituati spesso a sprecare, tempo, denaro ed energia, non pensando che utilizzando bene questi tre elementi ed ottimizzandoli potremmo ottenere molto di più.
Qualche esempio? Visitando il sito Internet dedicato all’economia domestica, ovvero economiadomestica.net, possiamo avere una panoramica completa e molto interessante di tutto ciò che si intende per fare economia: fare una spesa intelligente acquistando magari prodotti in offerta o in sconto, riutilizzare oggetti non più utili – ad esempio trasformare le spugne per i piatti in spugne per i fiori e le piante – o reinterpretare il cibo avanzato per cucinare qualcosa di nuovo, sono solo alcune delle idee che questo sito offre a chiunque voglia saperne di più.
Perché sebbene il concetto di economia domestica sia antico, è importante che esso venga rivalutato: da un lato per il bisogno sempre più incombente del rispetto per l’ambiente, dall’altro per la necessità di risparmiare in tempi di crisi.
Maggiori informazioni su questo sito internet
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