Web hosting

Cloud Hosting: il futuro in una “nuvola”

E’ più potente e più sicuro dello shared hosting. Com’è possibile? Ce lo spiega OnGrid.

Superare i limiti fisici di un server grazie alla virtualizzazione, alla scalabilità ed alla ridondanza.

E’ questo in poche parole il segreto dell’affidabilità e delle prestazioni eccezionali del servizio di cloud hosting, subentrato negli ultimissimi anni al tradizionale shared hosting. Anche l’Italia, a volte restìa al cambiamento, ha iniziato a cogliere in pieno il prezioso valore aggiunto di questa nuova impalpabile tecnologia, tanto da balzare in pochissimo tempo in cima (o quasi) alla classifica dei paesi mondiali che usano tecnologie di hosting in ambiente cloud, piazzandosi al sesto posto.

Se il processo di virtualizzazione e condivisione di dati on-line era già ad un buon punto con i servizi di hosting esistenti, l’introduzione della tecnologia cloud computing e dunque dei servizi di cloud hosting hanno accelerato questo processo fino a raggiungere la vetta di una virtualità pressoché totale.

Il segreto?Svariati server che si “aiutano” tra loro

Il cloud hosting va dunque considerato come la diretta evoluzione dell’hosting tradizionale, il quale ospita un determinato numero di pagine web posizionate in rete in una singola macchina o server, condividendo dunque risorse e limiti dello stesso server di base. Si va così delineando la differenza principale tra i due servizi: in ambiente cloud ogni sito web non è presente fisicamente su un solo server, ma su tanti server contemporaneamente raggruppati in cluster, che subentrano gli uni agli altri in caso di problemi o in base al carico di lavoro da sostenere in quel momento (carico che può variare in tempo reale senza che il sistema vada in crash). OnGrid.it ad esempio, brand del settore amministrato dalla web agency Genesi s.r.l., utilizza un ambiente cloud Xen Hypervisor, composto di svariati server in cluster cui si affianca uno storage centralizzato altamente affidabile.

Questa caratteristica fondamentale moltiplica le potenzialità del mezzo e soprattutto ne riduce notevolmente i rischi nell’utilizzo: aumenta a dismisura la potenza di calcolo (e quindi della funzione della CPU, l’Unità di Elaborazione Centrale che esegue le istruzioni dei programmi in memoria) ed aumentano sia i gigabites di RAM disponibili che lo spazio sul disco.

Cloud Hosting e scalabilità

Dall’architettura cloud emerge anche un altro valore aggiunto del cloud hosting: la totale scalabilità delle risorse, che possono essere aumentate in tempo reale senza alcun rischio di blackout e senza alcun downtime di attesa. Tutto il processo viene gestito da un “provider”, che generalmente si rapporta con il “cliente amministratore” il quale sceglie le risorse da impiegare e le configura per far si che il “cliente finale” possa accedervi ed utilizzarle.

Leggendo per la prima volta di questa modernissima tecnologia si può facilmente cadere nell’errore di credere che abbia un costo molto elevato per il cliente finale che vuole usufruirne, ma non è assolutamente così. Nel caso della sopracitata OnGrid.it ad esempio i pacchetti disponibili partono da un costo che ammonta a soli 150 euro all’anno.

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