“Non serve essere giovane se non si è bella, né essere bella se non si è giovane” scriveva François de La Rochefoucauld, nel 1678. Una massima antica, ma allo stesso attuale. Essere belle e giovani è infatti uno dei desideri più comuni tra le donne italiane, sempre più esigenti in tema di bellezza e sempre più desiderose di migliorare il loro corpo, per renderlo più attraente e tonico. Non a caso, negli ultimi anni, nonostante le difficoltà economiche scaturite dalla crisi, in Italia si è registrato un incremento sensibile di richieste di chirurgia estetica. E a desiderare il ritocchino sono donne di tutte le età e di ogni condizione sociale. Secondo un’indagine svolta dall’Associazione Donne e Qualità della Vita, le italiane che divorziano ricorrono immediatamente al ritocco estetico, specie quando escono da situazioni matrimoniali difficili, per tagliare definitivamente con il passato e segnare così l’inizio di un nuovo percorso.
Il 30% delle intervistate (su un totale di 240 donne di età compresa tra i 30 ed i 55 anni) ha affermato di usare l’assegno di mantenimento del coniuge per sottoporsi a qualche ritocco di chirurgia estetica e migliorare così il proprio aspetto. Ma a richiedere interventi di bellezza sono donne di tutte le età, come conferma una recente ricerca commissionata da Galderma a TNS-Sofres. In Europa, secondo lo studio, il 7,6 % delle donne ricorre alla medicina estetica e a regolari trattamenti di bellezza. L’Italia è al terzo posto in Europa, con una percentuale del 10,4, dopo la Polonia (12,9%) e la Spagna (10,8%). Segue il Regno Unito (5,5%), la Germania e la Francia, rispettivamente con 4,6% e 4,2%. Per le donne italiane la bellezza e la giovinezza sono diventati dei veri e propri valori sociali, sui quali vale la pena investire denaro, tempo ed energie.
A confermare il quadro generale, e in particolare i nuovi trend, è il Dottor Marco Castelli, medico chirurgo specialista in chirurgia plastica ed estetica, e titolare di quattro centri di chirurgia estetica in Italia e Svizzera.
“Generalmente il paziente tipo è donna, di età media tra i 35-55 anni, molto aggiornata sulle ultime tecniche di chirurgia plastica. Ma recentemente stiamo assistendo anche ad un aumento della medicina estetica al maschile”.
Quali sono le tre operazioni chirurgiche più richieste in Italia e in Svizzera?
“Esistono delle differenza tra i due paesi; in Italia i tre interventi più gettonati sono la mastoplastica additiva per aumentare il seno, la blefaroplastica per ringiovanire palpebre ed occhi e la rinoplastica per rimodellare il naso. In Svizzera invece si evidenzia una maggiore richiesta della mastopessi, per ridare tono e vigore al seno, del lifting del volto e della liposuzione per eliminare il grasso corporeo”.
Quali sono le motivazioni più frequenti che spingono le sue pazienti a chiederle un intervento al seno?
“Il seno rappresenta simbolicamente la femminilità e la maternità. Un seno sfiorito – a causa di dimagrimenti eccessivi, gravidanze ed invecchiamento o un seno disarmonico a causa di difetti costituzionali – può ritrovare il suo naturale splendore grazie alla chirurgia plastica”.
Qual è la fascia di prezzo per un intervento al seno?
“Ci sono naturalmente delle differenze sensibili di prezzo, che possono variare a seconda del tipo di intervento richiesto. Indicativamente, una mastoplastica ha un costo che va da 7000 a 8000 euro, ovvero 8500 a 10000 franchi svizzeri”.
Quali sono i requisiti più importanti per potersi sottoporre ad un intervento di chirurgia estetica? E in quali casi invece lo sconsiglia?
“Sicuramente le condizioni fisiche e di salute devono essere perfette, anche perché si tratta di interventi voluttuari. Durante le visite preliminari viene sempre effettuata una valutazione psicologica, per poter analizzare in modo corretto tutte le motivazioni che spingono il paziente a richiedere un intervento estetico. La chirurgia di questo tipo è invece da evitare quando non si hanno le giuste motivazioni, e quando gli standard e gli obiettivi che il paziente si prefigge sono oggettivamente impossibili da raggiungere”.
Ci sono dei periodi dell’anno, o delle stagioni particolari, in cui è preferibile operarsi e altri momenti in cui è opportuno rinviare?
“E’ consigliabile evitare di sottoporsi ad interventi di chirurgia plastica durante i mesi più caldi dell’anno, perché si possono manifestare maggiori disagi nel corso del periodo postoperatorio e perché, in ogni caso, è sconsigliabile un’eccessiva esposizione al sole della parte trattata chirurgicamente”.
Qual è la differenza tra la chirurgia e la medicina estetica?
“Chirurgia e medicina estetica sono due procedure diverse, che portano al perseguimento di obiettivi simili, anche se le tecniche utilizzate sono decisamente differenti. La chirurgia estetica richiede una specializzazione universitaria post laurea e delle competenze professionali più approfondite rispetto alla medicina estetica. In Italia, purtroppo, per esercitare la medicina estetica è sufficiente essere in possesso di una laurea in medicina e chirurgia generica. Pertanto, in teoria, qualunque medico potrebbe praticare tale forma di medicina. In Svizzera invece, è obbligatorio essere in possesso di una laurea in medicina e chirurgia, con specializzazione in chirurgia plastica o dermatologia”.
Quali sono le soluzioni di medicina estetica più richieste?
“Oggi i trattamenti di medicina estetica maggiormente richiesti sono il filler con acido ialuronico, per ringiovanire il volto, la tossina botulinica, per spianare le rughe nella zona della fronte, e la biorivitalizzazione per donare turgore al volto ed al collo in toto”.
In conclusione, quindi, sebbene la chirurgia estetica sia diventata ormai un trend inarrestabile, è opportuno rivolgersi sempre ad un chirurgo specializzato e con esperienza, che sappia fornire consigli utili non solo dal punto di vista medico, ma anche da quello psicologico.
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