Nelle Case NPH in America Latina saranno oltre 250 i partecipanti in partenza questa estate. Oltre alle partenze estive per le Case NPH la Fondazione organizza per il 2018 anche alcuni campus di breve periodo in Italia a Genova e in Calabria, con partner locali con i quali sono in atto alcuni progetti di aiuto ai bambini
Altruismo, desiderio di condivisione, amore per i bambini, voglia di mettersi in gioco, conoscenza di culture diverse: sono queste le parole d’ordine per chi decide di vivere l’esperienza dei campus dellaFondazione Francesca Rava – N.P.H Italia Onlus nelle Case NPH in America Latina dove migliaia di bambini vivono come una grande famiglia. Costituiscono un modo intelligente di trascorre un periodo di tempo durante l’estate, a Pasqua o a Natale; di rispondere al desiderio di dedicarsi agli altri anche se non si ha modo di farlo durante l’anno; offrire le proprie energie ai bambini accolti nelle Case e aiuto concreto nelle piccole mansioni quotidiane. Ma anche imparare molte cose su se stessi e sulla cultura del paese in cui ci si immerge, un’esperienza che apre la mente e il cuore, alla scoperta di realtà anche molto diverse dalla nostra.
I Campus sono aperti a tutti: famiglie, studenti, colleghi (team building), ma sono tanti i ragazzi che partono ogni estate per un’esperienza all’estero, a contatto con coetanei e bambini più piccoli, con i quali si impara a comunicare nella loro lingua (spagnolo in tutte le Case, tranne Haiti dove si parla il francese).
I numeri
NPH – Nuestros Pequenos Hermanos (I nostri piccolo fratelli) organizzazione umanitaria internazionale rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava, dal 1954 offre amore e un futuro ai bambini orfani, abbandonati o in disperato bisogno nelle sue Case e ospedali in 9 paesi tra i più poveri dell’America Latina: Nicaragua, Haiti, Repubblica Dominicana, Guatemala, Messico, Honduras, El Salvador, Peru e Bolivia.
Dal 2013 la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus organizza i campus estivi di 2 settimane presso alcune di queste Case e sono oltre 600 i partecipanti già partiti. Molti di loro decidono di tornare l’anno successivo nella stessa Casa, per riabbracciare gli amici pequenos, oppure di partire ancora con la Fondazione alla scoperta di una nuova Casa NPH. Alcuni di loro sono anche padrini o madrine di bambini adottati a distanza che vanno a conoscere il “loro“ bambino dopo anni di scambi di letterine e disegni.
L’interesse nei confronti dei campus è in continuo aumento: sono 250 le persone in partenza per l’estate 2018 con 10 partenze per le Case NPH in Honduras, Repubblica Dominicana, Nicaragua, Guatemala; anche Haiti, dove però sono ammessi solo maggiorenni.
La giornata tipo in un Campus
La sveglia suona presto, cadenzata dai ritmi locali. La mattinata è dedicata alle attività di cui necessita la Casa, lavori nell’orto, in cucina o attività di manutenzione (ad esempio, la tinteggiatura di alcuni ambienti, il riordino dei libri nella biblioteca), mentre i bambini sono a scuola per le lezioni. Si pranza tutti insieme, volontari e bambini ospiti della Casa. Il pomeriggio, invece, è interamente dedicato ai bambini, con l’aiuto ai compiti, partite di calcio, giochi di squadra, canti e danze. La serata è trascorsa liberamente nella Casa orfanotrofio.
Per ragioni di sicurezza non è consentito uscire. Là dove possibile, sono organizzate visite di gruppo ed escursioni guidate, condivise con i bambini della Casa di cui si è ospiti.
I partecipanti
L’esperienza del campus è davvero aperta a chiunque. Empatia, capacità comunicative e relazionali con i piccoli della Casa NPH sono requisiti fondamentali. Ma è importante mettere in valigia anche flessibilità, spirito di squadra, curiosità e rispetto verso la cultura e le tradizioni del paese di destinazione.
L’età media dei partecipanti, provenienti da tante regioni d’Italia, è di 25 anni. Il più piccolo partito con Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus aveva 7 anni e il più anziano 80.
Aderiscono studenti, intere famiglie che desiderano valorizzare l’aspetto educativo della vacanza, professionisti, manager. I campus si aprono sempre più anche al mondo aziendale, dove si programmano le prime interessanti esperienze di team building in luoghi lontani dal quotidiano professionale.
Molti, inoltre, sono i padrini o le madrine che partono per conoscere il bambino adottato a distanza. In altri casi, invece, la scelta del sostegno a distanza arriva alla conclusione campus, per continuare ad aiutare la realtà che si è conosciuta in prima persona e continuare a farne parte.
Tra i partecipanti, si distingue anche la cantante Arisa, volontaria e testimonial della Fondazione, che nel 2016 dopo essere stata ad Haiti è di nuovo partita per il campus nella Casa NPH in Messico.
I gruppi sono accompagnati da tutors della Fondazione che aiutano i partecipanti a calarsi al meglio nella cultura e nei valori di NPH.
Requisiti
Età minima 14 anni, 18 anni per Haiti. Al di sotto di queste soglie è necessario essere accompagnati almeno da un genitore. Il viaggio è preceduto da incontri formativi in Fondazione, dove vengono fornite anche le informazioni necessarie circa le eventuali vaccinazioni e le misure di sicurezza, specie per i paesi caratterizzati da maggiore instabilità politica. Gli interessati a partire devono inoltre sostenere un colloqui conoscitivo in Fondazione per appurare motivazione e obiettivi personali al campus.
Spese a carico del partecipante: volo aereo, assicurazione medica, vitto e alloggio, quota di iscrizione.
Per informazioni: [email protected], 02.54122917.
Partenze 2018, non solo estate, non solo America Latina
Oltre alle partenze estive per le Case NPH la Fondazione organizza per il 2018 anche alcuni campus di breve periodo in Italia a Genova e in Calabria, con partner locali con i quali sono in atto alcuni progetti di aiuto ai bambini e ancora nelle Case NPH per ottobre e per Natale.
FONTE: vita.it
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