27/11/2008 – Sono quasi 30 gli operatori umanitari che hanno perso la vita quest’anno in Somalia, a causa degli attacchi a fuoco dei guerriglieri che assaltano ormai da tempo il paese. Gli attentati subiti dalle Organizzazioni Non Governative che stanno aiutando la popolazione somala sono oltre un centinaio e la situazione è ogni giorno sempre più drammatica.
Ieri un collaboratore dell’associazione SOS Villaggi dei Bambini è stato ucciso durante un’imboscata contro un veicolo che stava trasportando lo staff medico dell’Ospedale SOS locale. Abukar Bazi ha lavorato con SOS Villaggi dei Bambino fin dal 1991, come responsabile infermiere per il team che si occupa della clinica pediatrica di Mogadiscio. L’omicidio è stato terribile, non solo per i parenti e gli amici della vittima, ma anche per tutto il Villaggio SOS di Mogadiscio, con cui Abukar Bazi collaborava da tempo. L’uomo lascia una moglie e otto figli. Il 25 Novembre un altro collaboratore di SOS Villaggi dei Bambini era stato colpito da colpi di arma da fuoco mentre stava tornando a casa dopo un turno all’ospedale, ma fortunatamente le sue condizioni non sono gravi.
La situazione polita e sociale a Mogadiscio è da ritenere molto pericolosa ed anche le varie associazione umanitarie rischiano di rimanere coinvolte nei conflitti interni del paese.
Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno e l’adozione a distanza dei Villaggi dei Bambini SOS, è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it
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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. www.sositalia.it
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