La comune caduta capelli, in termini medici alopecia androgenetica, non è una malattia ma un naturale processo che affligge i soggetti geneticamente predisposti e può essere influenzato da fattori esterni come stress e inquinamento urbano. Nonostante non si tratti di una patologia, la calvizie rappresenta una vera e propria piaga sociale in grado di generare insicurezza, disagio, difficoltà nella gestione dei rapporti interpersonali e causare forme di vera e propria frustrazione. Dal punto di vista biologico, la medicina ha definito i capelli “vestigia filogenetiche prive di importanza”. In altre parole, anatomicamente parlando, non servono a nulla, sono assolutamente irrilevanti per la sopravvivenza e il benessere dell’individuo. Il discorso cambia completamente se si passa da una prospettiva medica a una culturale e sociale. Fin dalle prime culture che hanno lasciato traccia nel corso della storia, emerge come le popolazioni hanno conferito un’importanza molto rilevante ai capelli, vessillo di vigore e fascino, strumento di seduzione e persino di forza fisica (basta pensare al mito di Sansone che aveva nei capelli il segreto della sua forza). Gli Antichi Egizi erano soliti decorarli nelle acconciature più astruse, considerati elemento tra i più rilevanti di seduzione. Nella Francia del ‘700 i capelli erano persino un fattore di identificazione sociale, utilizzati per scandire l’appartenenza a un ceto piuttosto che a un altro, un vero status symbol dal potere comunicativo profondissimo. Ancora oggi la forza simbolica dell’acconciatura resta inviolata, è sufficiente prendere in considerazione il valore rappresentazionale evocato dai capelli bianchi, emblema di saggezza, a quelli neri, effige spesso di lussuria oppure di malvagità, fino al biondo, utilizzato per evocare un’essenza celeste ed eterea.
Non sorprende di certo, dunque, che la caduta capelli possegga dei risvolti di carattere sociale assolutamente dirompenti. Si tratta infatti di un marcatore di personalità, preziosissimo dal punto di vista estetico e vero e proprio accessorio che concorrere a formare il look di ogni individuo e, in quanto tale, parte integrante della propria intima soggettività.
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