Medicina

Alla scoperta della blefaroplastica

La blefaroplastica rientra nel campo della chirurgia estetica: è un veloce intervento di ringiovanimento del viso che intervenendo sulla piega delle palpebre, sulle borse sotto gli occhi e sull’abbassamento naturale del sopracciglio ridonano al viso lo splendore della giovinezza.
 
 La pelle nei punti dove è più sottile (zona oculare) è più soggetta all’aggressione degli agenti esterni ed interni, subisce quindi maggiormente i fattori di invecchiamento: quali la perdita di elasticità, l’insorgere di rughe… Al fine di contrastare l’effetto tempo bisogna intervenire con l’asporto della pelle in eccesso, non solo per un fattore estetico ma anche perché nel tempo è possibile che il cedimento della palpebra comporti un restringimento del campo visivo, dando al volto uno sguardo costantemente stanco. Per ovviare a questi problemi si può ricorrere quindi alla blefaroplastica.
 
 
 Essendo la blefaroplastica un intervento di chirurgia estetica, anche se non particolarmente invasivo, è fondamentale rivolgersi a specialisti che prima dell’operazione svolgano i necessari esami e visite specialistiche accurate. Gli aspetti da analizzare prima di procedere sono differenti: si parte indubbiamente dal quadro clinico della paziente verificando e monitorando l’eventuale ipertensione arteriosa e i relativi possibili problemi di cicatrizzazione; poi si andrà ad analizzare la struttura del volto e la qualità della cute, al fine di raggiungere un risultato ottimale. I chirurghi a questo punto sapranno indicare il cammino, specifico per ogni paziente, da percorrere; ovviamente alla luce dei farmaci che si stanno assumendo per altre patologie.
 
 
 La blefaroplastica viene praticata generalmente in anestesia locale, l’intervento dura da 40 minuti fino a 2 ore nei casi più delicati.
 Sul viso non restano cicatrici permanenti in quanto le incisioni vengono praticate con laser o apparecchiature a radiofrequenze, e la durata dei risultati è garantita per 8-10 anni, salvo possibili piccoli ritocchi.
 Naturalmente il paziente non avverte nessun tipo di dolore, né durante le fasi operatorie né in quelle successive grazie all’impiego di mirati analgesici. Nelle ore successive all’intervento, al fine di minimizzare gli effetti negativi è necessario procedere al bendaggio di entrambi gli occhi e all’apposizione di ghiaccio.
 Caso in cui durante l’intervento si fosse dovuto ricorrere a punti di sutura, questi verranno rimossi nell’arco di 7-11 giorni e si ricorrerà a colliri e pomate per lenire ogni sgradevole effetto.
 
 Già dopo soli 10 giorni è possibile tornare all’uso delle lenti a contatto, mentre è consigliabile non truccare la zona fino alla rimozione delle suture. Naturalmente è necessario prestare attenzione all’esposizione al sole, questa deve avvenire non prima di un mese dalla blefaroplastica ed è comunque sempre meglio esporsi indossando un paio di occhiali da sole che aiuteranno a proteggere anche dagli effetti nocivi del vento.
 Come ogni intervento richiede delle attenzioni, pertanto sono da evitare sforzi fisici nel primo periodo post operatorio onde evitare possibili complicanze. Il risultato e la duratura dello stesso dipendono da svariati fattori: l’esposizione al sole, lo stile di vita, l’invecchiamento personale della cute e non per ultimo il fattore ereditarietà.
 
Oggi grazie alla chirurgia estetica e alla blefaroplastica in particolare è possibile mantenere il proprio sguardo giovane e fresco, i cui costi non sono più solo riservati alle star del cinema….

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