Salute e benessere

Alcune note sui disturbi del sonno

Il sonno è per qualunque essere vivente, e pertanto pure per l’essere umano, un frangente basilare di soddisfazione e di riacquisto delle energie disperse durante il corso della giornata. Esso invero stimola e si ripercuote su molteplici processi di accrescimento e svariati fattori cognitivi come ad esempio la fissazione in memoria degli accadimenti e delle nozioni processate nel corso della giornata. Il sonno è indispensabile per il ristoro non solo corporale, ma anche e soprattutto per il riacquisto delle funzionalità psico-cognitive. Nello spazio di tale risolutivo momento invero avvengono una sequenza di meccanismi a livello del sistema nervoso come ad esempio, e particolarmente, la codificazione dei dati acquisiti nella parte mnemonica durante la veglia e l’eliminazione di quelli in eccesso; una specie di riassetto e ripulitura dei nostri circuiti e componenti cerebrali, quando i dati utili e adoperati vengono mantenuti, mentre quelli ridondanti e inutili vengono eliminati. Tutto ciò fa agevolmente intendere l’indispensabile esigenza di avere e custodire un sonno neuropsicologicamente e materialmente corroborante. Il cenno che può far risalire alla manifestazione di disturbi del sonno è la impressione da parte dell’individuo di un riposo qualitativamente e/o per quantità inadeguato e/o deludente. La sintomatologia può essere varia, i 10 sintomi più comuni di disturbi del sonno sono quelli più classici e caratteristici. Quindi laddove l’individuo non riesce a ottenere vantaggio dal riposo poiché dorme troppo poco, esageratamente, malamente, o con frequenti e repentini risvegli o sogni angosciosi e/o oppressivi, si può riflettere sulla presenza di un disturbo del sonno. Pare che tali disturbi si manifestino dopo un’eventuale sfasamento dei meccanismi di concepimento o di registrazione del ritmo sonno-veglia provocato da motivi psicologici e ambientali. La quantità e la qualità del sonno imprescindibili all’organismo sono molto soggettive, e proprio per questo cambiano da persona a persona; per di più esse possono evolvere secondo l’età e/o la presenza di motivi soggettivi come forti stati di paura, problemi socio-familiari o di fattori esterni, come ad esempio svolgere un lavoro estenuante o di forte responsabilità oppure dormire in un luogo avvertito come pericoloso o in ogni modo inospitale. Tali situazioni possono perciò fruttare stati psico-emotivi di concitazione e/o logorio e di conseguenza concentrare sia la quantità che la qualità del sonno. Ecco perché, alle prime avvisaglie, è opportuno ottenere una diagnosi di disturbi del sonno.

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