L’Adiconsum, nel nuovo anno, si esprime duramente in materia di mutui: “a fronte di un tasso Bce e un tasso Euribor sostanzialmente simili” si legge in una nota da parte dell’associazione dei consumatori, “le banche hanno per i mutui a tasso Bce raddoppiato lo spread”.
I primi dati raccolti da Adiconsum sulle banche, “pochi ma i più rilevanti”, mostrerebbero uno spread in aumento per i mutui riferiti all’Euribor (da 0,90%-1,10% a 1,21%-1,41%) e soprattutto per i mutui ancorati alla Bce il raddoppio dello spread: tra l’1,90% e il 2,25%.
“Ciò significa che le banche stanno incrementando i loro profitti sui finanziamenti a scapito del consumatore” sentenzia l’Adiconsum, secondo cui “i nuovi parametri fissati dagli istituti bancari oltre a non rispecchiare lo spirito della legge, che vuole essere un’agevolazione alle famiglie con problemi economici, ma allo stesso testo Decreto 185/085 che prevede espressamente che le due tipologie di mutuo (tasso variabile e tasso Bce) debbano essere “in linea””.
“A solo tipo di esempio – si legge proseguendo nel comunicato – un mutuo a tasso Euribor a un mese oggi costerebbe mediamente il 3,95% (2,45 Euribor+spread 1,40%), con l’Euribor a tre mesi 4,13% (2,73%+1,40%), un mutuo a tasso Bce 4,40% (2,50%+1,90% minimo)”.
“La promessa agevolazione del tasso Bce è invece un danno per i mutuatari” conclude l’associazione, che chiede “l’immediato intervento del ministro Tremonti, della Banca d’Italia e dell’Antitrust per far cessare immediatamente un comportamento contrario alla legge”.
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