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Programmazione neurolinguistica: cos’è e a cosa serve

Si sente parlare recentemente di Programmazione Neuro-linguistica, anche in Italia sono state create varie scuole e organizzati vari corsi negli ultimi anni, ma cos’è e come funziona davvero?

La Programmazione Neuro-linguistica (PNL) è definita come un “modello di comunicazione interpersonale interessato soprattutto alla relazione tra modelli comportamentali di successo e le esperienze soggettive (es. modelli di pensiero) che ne stanno alla base” e “un sistema di terapie alternative basato su questo che cerca di educare le persone nella conoscenza di sé e nell’effettiva comunicazione, e a cambiare i loro modelli di comportamento mentale ed emozionale”.

La PNL è nata in America negli anni ’70 grazie agli studi di Richard Bandler e John Grinder che ne sono ora considerati i fondatori. I due co-fondatori ne sostennero l’utilità per “trovare modi di aiutare le persone nell’avere vite migliori, più piene e più ricche”. Essi promossero la PNL come una forma di terapia psicologica, capace di rivolgersi a tutta una serie di problemi che spesso gli psicologi incontrano, come le fobie, l’ansia depressione, disturbi nelle abitudini, malattie psicosomatiche, disturbi dell’apprendimento. Espose anche il potenziale per l’autodeterminazione attraverso il superamento dei limiti nell’apprendimento ed enfatizzò il benessere e il sano funzionamento.

Secondo gli sviluppatori di questa metodologia si tratta di un modello applicativo capace di facilitare il cambiamento, tramite un insieme di tecniche e strumenti (frutto anche dell’integrazione tra psicologia, linguistica, neurolinguistica, cibernetica e teoria dei sistemi) relativi alla comunicazione, alla percezione e all’esperienza soggettiva.
La programmazione neuro-linguistica si propone negli studi sulla comunicazione umana, come l’educazione, l’apprendimento, la negoziazione, la vendita, la leadership, il team-building, etc., ritiene di poter trovare applicazione anche nei processi decisionali e creativi, in campo medico, nello sport e in psicoterapia, ma non è sostenuta dall’ambiente accademico. Ha tuttavia una certa influenza anche in Italia (attiva dall’inizio degli anni Ottanta) sugli psicoterapeuti privati, sulla formazione manageriale, il life coaching e il mercato dei corsi di auto-aiuto.
La stessa PNL afferma che le sue applicazioni non debbano necessariamente avere fondamento scientifico, perché i principi fondamentali sono “ipotesi di lavoro che possono essere vere o meno. Il problema non è se siano vere, bensì se siano utili”. E’ ancora giovane in Italia, ma recentemente è stata largamente pubblicizzata nel WEB tramite i numerosissimi corsi riguardanti autostima, seduzione e formazione professionale (soprattutto riguardante il settore della vendita), risultando oggetto di svariate critiche.

Alcune tecniche utilizzate negli istituti che utilizzano la PNL si servono della teoria del Time Line o flusso del tempo. La Linea Temporale è il modo con cui una persona memorizza i ricordi del passato a livello inconscio e come questa poi proietti queste memorie anche nel futuro. Secondo questo teorie, per liberarvi delle emozioni negative e dei loro influssi sulla vostra vita di tutti i giorni, è necessario andare a scoprirne le radici anche temporali, quindi andare indietro nel tempo nel vostro albero genealogico fino a scogliere gli effetti negativi di esperienze passate.

Diversi centri anche in Italia stanno sviluppando queste tecniche, per aiutare le persone a cambiare e a vivere vite migliori, non più limitate dalle passate esperienze negative.

A cura di Martina Meneghetti
Prima Posizione Srl – Manovra anti-crisi

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