Al vaglio della Commissione Giustizia della Camera le nuove proposte relative al diritto all’oblio, contenute all’interno del ddl sulla diffamazione.
Le principali tappe del diritto all’oblio in Europa
Quando si parla di diritto all’oblio si fa riferimento a tutte quelle specifiche normative che stabiliscono il diritto di ogni cittadino di presentare una richiesta per quanto riguarda la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione di tutte quelle notizie che si dimostrino lesive della propria identità personale. Il diritto ad essere dimenticati è stato inserito all’interno dei diritti inviolabili dell’uomo presenti nella Costituzione, fatto salvo i casi in cui le suddette notizie siano considerate di chiaro interesse pubblico quando la richiesta viene effettuata. In territorio europeo si inizia a parlare sempre più di diritto all’oblio a partire dal 2012 a causa del peso sempre maggiore e della continua espansione di internet per tentare di arginare i possibili utilizzi illeciti dei dati personali trasmessi dalle persone attraverso la rete. L’anno della svolta è rappresentato dal 2014, anno in cui si assiste ad una storica sentenza da parte della Corte di Giustizia Europea: la Corte infatti decide di esprimersi in favore di un cittadino spagnolo il quale, ritenendo alcune notizie lesive della propria persona e di nessun interesse pubblico, richiedeva la cancellazione di articoli da parte di Google. La sentenza in favore dell’uomo ha segnato un importante precedente e ha in sostanza costretto tutti i principali motori di ricerca ad introdurre al loro interno delle sezioni specifiche per presentare domanda di rimozione di contenuti dal web facendo appello al diritto all’oblio.
Le proposte su diritto all’oblio e stampa nel ddl sulla diffamazione
In questo periodo la Commissione Giustizia della Camera sta passando in rassegna il Disegno Di Legge relativo alla diffamazione, al cui interno sono contenuti importanti proposte di cambiamento. Prima fra tutte quella relativa alla diffamazione: il responsabile PD della Giustizia David Ermini ha infatti proposto di allargare le normative previste per la stampa e alle testate regolarmente iscritte (rettifica entro 48 ore dalla pubblicazione e sanzioni pecuniarie fino a 50.000 euro) anche ai blog. Novità anche per quanto riguarda il diritto all’oblio, per il quale è stata presentata la richiesta di eliminazione, sostenuta da PD, M5S e dal Garante della Privacy Antonello Soro.
Per conoscere tutte le ultime novità relative al diritto all’oblio visita il sito
No Comments Found