Viaggi e Turismo

Turismo balneare in Salento: non ci sono spiagge per cani

Le spiagge per cani Salento sono praticamente una chimera, appena tre in tutta la provincia di Lecce. Non esiste una sola spiaggia libera dedicata ai cani e ai loro padroni in tutta la penisola salentina e la legge, che in teoria tutela i loro diritti, è applicata in maniera spesso imprecisa se non addirittura fallace.

Sembra che nel Tacco d’Italia i gestori degli stabilimenti balneari facciano fatica a vedere i proprietari dei cani che desiderano farsi accompagnare dal proprio cucciolo sulla spiaggia come un’opportunità di mercato, dimostrandosi piuttosto ostili e per nulla accoglienti verso di loro. La legge, chiariamolo, non impone alcuna restrizione all’ingresso dei cani all’interno dei lidi balneari, sottoscrive invece l’obbligo, da parte dei proprietari, di munirsi di paletta e sacchetto per la raccolta degli escrementi. Sempre la legge decreta che solo i lidi balneari che abbiano fatto richiesta e ottenuto la relativa ordinanza da parte del comune di appartenenza possono imporre il non ingresso degli amici a quattro zampe all’interno dello stabilimento.

 

Al di là degli aspetti giuridici, pare che la questione vada piuttosto affrontata da un punto di vista culturale. Forse non è un caso che Lecce sia la città italiana in cui si abbandonano più cani dopo Napoli e la che la Puglia sia la prima regione italiana in questa speciale classifica (dati AIDAA). Il Salento desidera crescere – e lo sta facendo – sotto il profilo turistico, guidata dalle proprie eccellenze marine, ma dimostra un impianto di servizi decisamente lacunoso per ciò che concerne i diritti degli animali e di chi li ama. 

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