Infanzia

Gravidanza, contratto di sostituzione per maternità

Quali sono le sensazione che ha una madre nel primo mese della gravidanza? Sicuramente ci si prepara a un cambio di vita totale, che solo la nascita di un figlio può regalare. Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, la madre deve iniziare a conoscere quali sono le regole sul proprio contratto, come per esempio il contratto di sostituzione per la maternità.

La lavoratrice madre ha per legge diritto ad essere tutelata durante la gravidanza e i primi anni di vita del bambino. Per la tutela della sua salute non può eseguire lavori pericolosi dall’inizio della gravidanza e fino al settimo mese di età del figlio, né lavori notturni (dalle 24 alle 6). E’ prevista inoltre l’assunzione di un altro lavoratore, attraverso il contratto di sostituzione per maternità, in quanto è obbligatorio astenersi dal lavoro da due mesi prima la data presunta del parto, sino a tre mesi dopo.

Quando andare in congedo
E’ anche possibile astenersi dal lavoro in un momento antecedente i due mesi precedenti la data presunta del parto in determinate condizioni di salute della lavoratrice, oppure il mese precedente la data presunta del parto ed i quattro mesi successivi, con diritto all’80% della retribuzione. A determinate condizioni previste dalla legge, anche il  lavoratore padre può andare in congedo (csd. “congedo di paternità”). E’ possibile usufruire anche del congedo parentale, astensione facoltativa dal lavoro fruibile sia dalla madre, sia dal padre per ogni figlio nei primi 8 anni di vita del bambino, per una durata massima cumulativa di 10 mesi.

L’assunzione di personale in sostituzione 
Le aziende con meno di 20 dipendenti che siglano un contratto  con personale a tempo determinato o utilizzano personale in sostituzione di lavoratrici o lavoratori in congedo per maternità, paternità o parentale,  beneficiano di una riduzione del 50% della contribuzione a carico del datore di lavoro dovuta agli enti di previdenza.L’assunzione può decorrere anche con anticipo di un mese rispetto al periodo di inizio del congedo. Lo sgravio si applica fino al compimento di un anno di età del figlio della lavoratrice o del lavoratore in congedo.  Per usufruire della riduzione dei contributi bisogna consegnare alla competente sede INPS un’autocertificazione, attestando che l’assunzione è effettuata in sostituzione di lavoratori in congedo di maternità, paternità o parentale, e che il numero dei lavoratori occupati è inferiore alle 20 unità.

Casi particolari  
Se due lavoratori a tempo parziale sostituiscono un lavoratore a tempo pieno lo sgravio compete solo se la somma dell’orario di lavoro non è superiore a quello del lavoratore sostituito; se il lavoratore a tempo parziale è sostituito da un lavoratore a tempo pieno, lo sgravio non può essere applicato. Nel caso di contratto di sostituzione per maternità di lavoratrici autonome, (coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane e commercianti) per le assunzioni a tempo determinato o gl’impieghi di personale somministrato, di durata non superiore a 12 mesi, si applica lo stesso sgravio del 50% sui contributi entro il primo anno di età del bambino.

 

 

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