Gennaio è di solito il mese dei bilanci dell’anno appena trascorso. Ed è così anche per il turismo a maggior ragione per il 2009, l’anno della crisi economica mondiale. Si leggono ed interpretano i numeri cercando anche di trovarvi, e scovarvi se necessario, segnali positivi e di ripresa.
L’analisi è stata fatta come ovvio anche per la capitale ed il responso è tutt’altro che negativo. La crisi dal punto di vista turistico si è abbattuta con due conseguenze: riduzione dei viaggi d auna parte e riduzione anche dei giorni per ogni singola vacanza.
Premesso ciò, c’è da dire che Roma è stata la capitale europea che ha subito il calo minore di presenze sia in termini percentuali (-3,8%) che assoluti. La città eterna regge all’urto della crisi grazie ad alcuni fattori di fondamentale importanza. Il primo è l’offerta delle proprie strutture ricettive: hotel, pensioni, case vacanze ma soprattutto i bed and breakfast Roma hanno mantenuto pressocchè inalterati i propri prezzi e quindi hanno mantenuto inalterata la capacità attrattiva rispetto al 2008, anno pre-crisi.
Il secondo fattore è l’offerta turistica generale della città: Roma è un museo a cielo aperto e la sua capacità di attraazione turistica è di per sè elevatissima. Tuttavia la riscoperta di nuovi e straordinari tesori artistici da una parte e le splendide mostre esposte durante il 2009 al complesso del Vittoriano e alle Scuderie del Quirinale – senza dimenticare i tantissimi spazi espositivi della città – hanno fatto da traino per un turismo di tipo diverso ma pur sempre importante per la città: quello mordi-e-fuggi. I musei infatti hanno fatto registrare nel 2009 un +12% di visitatori.
C’è molto da fare amcora, soprattutto dal punto di vista delle infrastrutture, per far sì che Roma possa incrementare il proprio numero di turisti ma il bilancio del 2009, considerata la crisi, è abbastanza positivo e fa molto ben sperare per l’anno appena iniziato.
Comunicati stampa
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