L’economia italiana risente ancora e senza dubbi della crisi che circa un anno fa ha messo in ginocchio la finanza di tutto il mondo, propagando con un vero e proprio effetto domino, panico tra le grandi società e i grandi investitori.
Tuttavia una buona dose di ottimismo non viene sottovalutata soprattutto da coloro che intravedono nelle loro aziende e attività dei punti saldi per risanare lo scenario economico italiano e forse gli unici motori che possano in qualche modo far ripartire la grande macchina economica.
Nella dodicesima edizione del Forum degli Asset Manager hanno infatti partecipato rappresentanti di spicco tra i quali Carlo Trabattoni, amministratore delegato di Schroders Italia, Pietro Giuliani, Presidente e Amministratore delegato di Azimut Holding S.p.a, Davide Cataldo, responsabile di Pioneer Investment.
Quanto è emerso, è che in questa fase di stasi economica, per quanto i bond continuino a non essere tra le scelte più appealing per gli investitori, rappresentano comunque la soluzione più redditizia e che sa garantire maggiore stabilità alle masse economiche investite.
Secondo lo stesso Pietro Giuliani, è evidente che non ci si poteva aspettare molto dagli investimenti massivi sulle obbligazioni, e questo doveva essere ben chiaro già a partire dall’inizio del 2007. Solo il fatto che lo stesso 2007 rappresentava il quinto di una serie lunga di anni in cui, bene o male, gli affari erano andati a buon fine per tutti, poteva è stao l’ago della bilancio
Attualmente, continua Giuliani, sembra che solo i mercati emergenti saranno quelli con le maggiori probabilità di successo in termini di crescita per i prossimi anni.
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