Se siete alla ricerca di un posto al sole dove trascorrere le ferie, oppure anche molti mesi all’anno, dovreste seriamente prendere in considerazione l’idea di comprare una casa in Messico.
È vero che in questo periodo si è parlato del Messico soprattutto a causa dell’influenza, ma onor del vero l’allarmismo appare assolutamente ingiustificato, dato che l’influenza pare aver tassi di mortalità inferiori alle normali influenze stagionali ed è in massima parte sotto controllo. Oltretutto nel breve periodo, grazie anche al vaccino, l’emergenza cesserà del tutto, se mai c’è davvero stata e i pericoli praticamente inesistenti. Anzi, considerato il clamore e le paure suscitate da questo fenomeno, potrebbe essere proprio il momento per approfittare della vendita case Messico e fare buoni affari.
Il consiglio per chi vuole investire in Messico – con successo e serenità – è di affidarsi a un intermediario immobiliare di provata serietà e di notevole esperienza. Il «faccio da me», soprattutto in terra straniera, può risultare infatti molto svantaggioso in termini di perdite di tempo e di denaro. Fatta questa importante premessa, ecco in sintesi alcune informazioni-base da conoscere prima di acquistare immobili o informarsi sulle case vendita Messico.
L’atto pubblico di compravendita rappresenta lo strumento giuridico idoneo al trasferimento della proprietà: tale atto deve essere iscritto nel Registro Pubblico della Proprietà del luogo dove si trova
l’immobile. Per poter essere registrato, il contratto di compravendita deve essere stipulato davanti ad un notaio e da questi autenticato.
Il notaio svolge un ruolo chiave nelle procedure relative alla compravendita di beni immobili in Messico. Innanzitutto deve verificare che l’immobile oggetto della compravendita sia libero da lacci ed ipoteche: e questo è un punto particolarmente importante e delicato. Prima di rogare l’atto, infatti, il notaio ottiene il certificato di assenza di gravami sull’immobile rilasciato dal Registro Pubblico della proprietà dove è situato il bene. Questo certificato consente di conoscere da chi e quando la proprietà sia stata acquisita, e soprattutto se l’immobile è libero da diritti reali di godimento (usufrutto, servitù di passaggio,
superficie o enfiteusi) o di garanzia (ipoteca), che limiterebbero la libertà di disporne del futuro proprietario.
La Legge sugli Investimenti Esteri proibisce alle persone fisiche straniere di acquistare i beni immobili destinati a uso abitativo situati nella cosiddetta «Zona Restringida», un’area collocata in un raggio di 100 km dalle frontiere e di 50 km dalle coste. Un’area però molto interessante, infatti in molti vorrebbero acquistare appartamenti Playa del Carmen e altre bellissime località lungo la costa e lungo la riviera Maya. Lo strumento giuridico necessario per superare il divieto menzionato è il fedecommesso (“Fideicomiso” in spagnolo), una formula molto flessibile che assomiglia all’istituto italiano del negozio fiduciario. Il rogito costa circa il 4 – 5% del costo dell’immobile (fra parcelle notarili, spese legali varie e iscrizione dei proprietario nel Registro Pubblico della Proprietà). A ciò si deve aggiunge il costo della costituzione del Fideicomiso bancario che è di circa 3 mila dollari.
Un’alternativa al “Fideicomiso” è la costituzione di una società in Messico a cui intestare l’immobile.
A cura di Martina Meneghetti
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