Comunicati stampa

La Soia nella cucina cinese

Cucinare ricette cinesi è facile e divertente: basta conoscere gli ingredienti fondamentali, tra cui la Soia.
La soia venne coltivata per la prima volta in Cina 5.000 anni fa. Al tempo l’imperatore chiamò questo legume “Ta Teou”, che significa “grande fagiolo”. I semi di soia, ricchi di proteine, sono utilizzati in diversi modi per l’ottenimento di diversi alimenti, che sono parte integrante della cucina cinese.
Dai semi di soia si ricava innanzitutto il latte di soia, (doujiang), ottenuto dalla macerazione dei semi nell’acqua, in alcune regioni dove i cibi piccanti intorpidiscono la bocca, viene anche utilizzato per lenire i dolori.
Il Tofu, è un formaggio di soia che viene ricavato della cagliatura del latte di soia, viene utilizzato per la preparazione di molte ricette cinesi soprattutto al vapore o fritti (come il tofu croccante in agrodolce) e di alcuni dolci. In molte zone della Cina, il tofu fresco viene consumato con salsa di soia, o ulteriormente insaporito con scaglie di sarde, uova e olio ai semi di sesamo. Un piatto abbastanza conosciuto nella regione del Sichuan, è a base di un particolare tofu asiatico chiamato mapo tofu, mentre nella regione di Shangai viene chiamato mala tofu.
Nella cucina cinese, il tofu meno fritto, viene di solito consumato da solo con aglio e salsa di soia.
Importante è l’utilizzo della salsa di soia, il tamari è la salsa di soia cinese, dal sapore di carne, molto salata che rappresenta il condimento finale di molti piatti, in particolare è utilizzata per dare sapore ai piatti a base di carne, pesce, pasta, (ricordiamo gli spaghetti di soia di solito preparati con verdure), sushi, sashimi, tofu, ecc…, per la preparazione di marinate e come ingrediente di cottura per la preparazione di zuppe e rangoon.

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