La mostra “Giotto e il Trecento”, che si terrà nella città eterna dal 6 marzo al 29 giugno 2009, si presenta come un evento imperdibile per tutti gli studiosi e gli appassionati d’arte, che non si lasceranno sfuggire l’occasione di prenotare un ostello a Roma e visitare una mostra che si propone di presentare non solo l’opera di Giotto e la profonda influenza che l’artista ebbe sui suoi contemporanei e su tutta l’arte a venire, ma anche la situazione artistica italiana tra l’ultimo decennio del XII e la prima metà del XIV secolo. Come il titolo stesso della mostra suggerisce, infatti, la mostra non è dedicata solamente a Giotto, ma più in generale al periodo in cui egli visse, ed esposte saranno non solo le opere del grande maestro (circa 20), ma anche quelle di molti altri artisti, tra cui pittori (Cimabue, che di Giotto fu anche il maestro, Simone Martini, Pietro Lorenzetti), scultori (Arnolfo di Cambio, Giovanni Pisano, Giovanni di Balduccio), e maestri dell’arte orafa (Guccio di Mannaia e Andrea Pucci Sardi), per un totale di 150 opere.
Giotto, nato a Vespignano, in provincia di Firenze, si recò in varie città italiane nel corso della sua vita, lasciando in ogni luogo da lui visitato un marchio indelebile. La mostra di Roma è intesa anche come una sorta di ricostruzione del viaggio di Giotto attraverso l’Italia, nel tentativo di far emergere come l’artista diffuse il suo linguaggio artistico in varie regioni d’Italia (Toscana, Umbria, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Lazio, Campania), e come la sua opera ebbe un’influenza sulle scuole pittoriche dei territori da lui visitati. Una mostra ampia e particolareggiata, dunque, che tramite opere provenienti da musei di tutta Italia e di tutto il mondo farà scoprire ai turisti in visita a Roma i tratti innovativi dello stile giottesco, dalla rappresentazione tridimensionale dello spazio al recupero del naturalismo e della figura umana.
Tra le opere esposte, “Madonna col Bambino in trono e due angeli”, “Dio padre in trono”, “Cristo benedicente tra San Giovanni Evangelista e la Vergine” di Giotto, la “Madonna col Bambino” di Cimabue, la “Crocifissione” di Puccio Capanna, il “Presepe di Greggio” di Taddeo Gaddi, ed alcune opere recentemente restaurate ed esposte al pubblico per la prima volta dopo il restauro, come il “Polittico di Badia” di Giotto. Oltre alle opere fisicamente presenti alla mostra, che hanno già convinto molti appassionati d’arte a prenotare hotel economici a Roma, negli spazi del Vittoriano saranno presenti anche delle opere “virtuali” che, a causa della loro fragilità o della loro imponente struttura (Giotto non fu solo un grande pittore, ma anche un grande architetto, basti pensare al Campanile di Santa Maria del Fiore a Firenze), non sono state trasportate a Roma, ma che non potevano mancare per dare una rappresentazione esauriente del lavoro di Giotto. Tali opere fanno parte di “L’altro Giotto”, un’interessante e innovativa sezione didattica che si propone tra l’altro di introdurre il visitatore alla mostra, al mondo e all’arte di Giotto.
Biglietti: 10 euro, ridotto 7,50 euro
Date: 6 Marzo – 29 Giugno 2009
Dove: Complesso del Vittoriano, Roma, Italia
Articolo a cura di Trenet Srl – progettazione realizzazione sito
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