I segreti di Twin Peaks è stata una delle più innovative serie televisive degli anni Ottanta, che ha avuto il pregio di rendere famoso David Lynch, controverso regista americano sottovalutato dal mondo del cinema fino a quando, con lo straordinario successo di questo lavoro, non si è conquistato l’attenzione del pubblico e della critica.Aveva esordito nel1977 con Eraserherad – la mente che cancella, una pellicola tanto particolare da spingere Mel Brooks a ingaggiare questo giovane talento per la regia di Elephant Man. In effetti quest’ultimo ottenne otto nomination agli oscar, fra le quali uno proprio per la regia.
Del 1984 è invece l’ambizioso Dune, che non raggiunse il successo sperato; la delusione diventò ancora più amara quando si seppe del trionfo de Il ritorno dello Jedi, che Lynch aveva rifiutato per portare a compimento il suo kolossal. Due anni dopo uscì Velluto blu, in cui si tratteggia il duplice volto della provincia americana indagato poi a fondo con Twin Peaks, progetto nato da un’idea della figlia di Lynch autrice de Il diario segreto di Laura Palmer.
Nella cittadina statunitense di Twin Peaks viene ritrovato il cadavere di Laura Palmer, interpretata da Sherly Lee. L’omicidio della bella studentessa diciassettenne dà inizio alle indagini dell’ispettore Cooper (Kyle Maclachlan), che scopre la faccia nascosta dell’apparente gioiosa comunità. Nel succedersi degli episodi, alla ricerca di movente e assassino, si dipana l’antica matassa che vede avvicendarsi diversi sospettati fra personaggi detestabili e simpatici, in un clima volutamente ambiguo. La stessa vittima, a prima vista una normale ragazza della porta accanto, sembra nascondere un’esistenza sotterranea molto lontana dal classico stereotipo della brava e bella liceale. Sotto il velo della buona società americana compare quindi una verità ben diversa, fatta di legami e segreti sordidi, di personaggi che, comportandosi al limite della follia, inducono addirittura a pensare che dietro tutto questo non-senso ci siano gli alieni. Le atmosfere e la trama psicologicamente intriganti, permeate di elementi di sapore hitchcockiano, esularono dal cliché in voga nel 1990 per dare inizio ad un filone originale, con aspetti tipici della telenovela e spunti particolari convogliati in serie successive con X-files. E’ indubbio che le 30 puntate di Twin Peaks siano state contrassegnate dai risvolti belli e brutti del primo esperimento, che all’inizio assume dimensioni trionfali e via si adegua alle esigenze di mercato volte a sfruttare ogni aspetto remunerativo di un simile prodotto, perdendo così progressivamente di valore.
Nello stesso anno Lynch riconferma il suo talento dirigendo Cuore selvaggio, seguito nel 1992 da una pellicola in cui parla ancora di Laura Palmer, Fuoco cammina con me!
La sua filmografia più recentemente annovera lavori come Strade perdute del 1997, Una storia vera del 1999 e Mulholland Drive del 2001, con il quale ha ottenuto una nuova nomination agli oscar.
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