E’ di poche ore fa la conferma da pare del Ministero del Welfare del primo caso di mutazione del virus H1N1 anche in Italia. Il fenomeno si era già manifestato in altri paesi come la Norvegia le cui autorità hanno segnalato la medesima mutazione che si è avuta nel caso italiano.
Tuttavia il Ministero e gli enti preposti fanno sapere che non si tratta di una situazione preoccupante. La mutazione infatti era prevista o meglio si poteva prevedere che il virus si manifestasse in forme diverse rispetto a quelle iniziali soprattutto dopo la diffusione del vaccino.
E proprio su quest’ultimo punto che il Ministero insiste: la necessità e l’importanza di vaccinarsi. Fermo restando le norme igienico-sanitarie più volte ripetute in tutte le salse (dalle campagne pubblicitarie con protagonista Topo Gigio fino ai continui appelli pubblici) che consistono nel lavarsi costantemente le mani con sapone o, dove ciò non fosse possibile utilizzando prodotti come l’amuchina gel, soffiarsi sempre il naso utilizzando un fazzoletto che deve essere immediatamente gettato, evitare luoghi particolarmente affollati, il vaccino resta l’unico “antidoto” alla diffusione dell’influenza H1N1. E ciò anche a seguito della mutazione: infatti quest’ultima non ha invalidato in nessun modo l’efficacia del vaccino né dei farmaci antivirali.
Due sono quindi i punti su cui le autorità italiane continuano ad insistere: niente panico e vaccinarsi.
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